Francia: la cucina savoiarda tra fonduta, raclette e tartiflette

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Con l’arrivo della stagione fredda è decisamente invitante pensare ad un “viaggio nel gusto”, tra i sapori di una delle cucine più note di Francia. La regione dell’Hautes Alpes è rinomata per alcuni piatti caratteristici, dal gusto intenso, avvolgente, carico di profumi, che si consumano con piacere e soddisfazione in ogni periodo dell’anno.
Tra le specialità della cucina savoiarda spiccano in modo particolare: la fonduta, la raclette e la tartiflette.
La fonduta è conosciutissima soprattutto nelle zone di montagna, da sempre rappresenta un classico simbolo di convivialità e di unione. E’ diffusa in Svizzera, Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino e preparata in modi diversi a seconda della cultura culinaria e della tradizione popolare. Il formaggio resta indubbiamente l’ingrediente principale. In generale si possono usare la fontina, il gruyere, l’emmenthal, il comtè a seconda delle regioni, mentre la specifica ricetta savoiarda richiede, invece, esclusivamente il Beaufort.
Il formaggio fuso viene messo in un caquelon, un recipiente di terracotta che mantiene il calore, perché alimentato da uno stoppino acceso posso direttamente alla base. Tutti i commensali hanno a disposizione un forchettone con cui intingere crostini di pane, verdure (di solito patate lesse) o charcuteries (prosciutto crudo di montagna, lardo, salame crudo a fette, prosciutto cotto..) nella pentola di formaggio fuso posta al centro del tavolo. E’ un piatto unico, completo e solitamente abbondante, a cui di solito segue un’insalata mista o di pomodori che rinfresca e un dolce che completa il pasto. La raclette è un originalissimo piatto che ha origine nella Svizzera francese. Si presenta composto da uno specifico set elettrico, che consiste in una piastra di metallo inclinabile con una resistenza. Scaldandosi, questa fa sciogliere lentamente una fetta intera di forma di formaggio a pasta semidura (il Raclette) che si accompagna con patate, verdurine sott’olio o sott’aceto e salumi misti. L’attesa della preparazione è un ottimo incentivo alla conversazione e anima calorose serate tra amici!

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La tartiflette, infine, è uno sformato tipico dell’Alta Savoia con patate lesse tagliate a fette, cipolla, vino bianco, pancetta (ma si usano anche lardo o prosciutto crudo) e fonduta di Reblochon, formaggio tipico sempre della zona. Viene presentato in una terrina dopo essere stato cotto al forno e si unisce anche questo con un’insalatina a parte.
Come ti ho detto, un dolce alla conclusione del pasto non può mai mancare. Quello francese più rappresentativo resta la famosa Tarte tatine magari guarnita con panna o gelato di crema. Ma anche il bere vuole la sua parte in tavola! Per accompagnare le specialità savoiarde sono indicati i bianchi di uve Chasselas (vitigno), quelli della zona di Macon ( Bourgogne), Cote de Jura (Pinot Nero), il Roussette de Savoie o il tradizionale Beaujolais. Ma alla fine dove si può gustare un tipico menù savoiardo? Tra i tanti ristoranti di questa regione, o di altre di Francia, che ho avuto modo di provare, quello che mi sembri ricercare meglio l’arte propria di questa tradizione gastronomica, si trova a Briancon, deliziosa località a poca distanza dal confine italiano. Il famoso Ristorante Le Gavroche,  è uno dei locali storici, situato proprio sulla via principale (Grande Rue), in pieno centro. L’ambiente è decisamente accogliente e caratteristico: il classico ristorante di montagna, arredamento in legno, atmosfera “calda” e cordiale, ottimo servizio, ottimo rapporto/qualità prezzo. Propone menù fissi alla carta piuttosto originali, come per esempio quello medievale con agnello e patè, oppure altre interessanti portate con filetti di maiale al brie o selvaggina varia ed è rinomato proprio per la sua apprezzatissima cucina savoiarda.

Anche in tavola, la Francia in tavola ha il suo perché….ora non ti resta che scoprirlo!