Matières: a Parigi l’arte emozionante di Bruno Catalano

L’arte ci consente di trovare noi stessi e di perdere noi stessi nello stesso momento. (Thomas Merton)

Ho sempre “creato” con curiosità ed attenzione ogni mio viaggio, distante o vicino che fosse. Credevo che l’immaginarlo nella mente, ancor prima che nel suo dispiegarsi, fosse uno dei momenti più emozionanti che una “viaggionauta” come me potesse desiderare.

Mi sbagliavo. L’emozione più intensa, è quella che non è attesa, quella che ti esplode dentro in un attimo, quella per cui perdi un controllo che forse non hai mai avuto, il momento esatto in cui spunta un sorriso, un lampo negli occhi, un brivido sulla pelle.

E’ così che mi sono ritrovata, quando ho scoperto una “traccia” d’arte, raggiungibile in uno spazio ragionevole a cui non potevo sottrarmi. Lo sognavo da tempo, l’ho cercato e atteso, l’ho rincorso e perso per il mondo, ma adesso non potevo lasciarlo andare senza inondarmi di meraviglia e di stupore.

Lui è Bruno Catalano: la sua arte non si descrive a parole, perché è davvero un dedalo di emozioni. La location è decisamente “avvicinabile”: il fascino di Parigi, nella suggestiva cornice della Galerie Bartoux. 

Il countdown è iniziato.

Ringrazio con tutto il cuore la disponibilità e l’attenzione dimostratami da Marcela Mumet, Conseillère Artistique della Galleria Bartoux-Matignon, che presto conoscerò per condividere questa incredibile esperienza!

L’attesa del piacere è essa stessa un piacere.
(Gotthold Ephraim Lessing)

Ti aspetto…..