Piccola guida di San Pietroburgo e dintorni

Peterhof

E’ la seconda città della Russia e la sua fondazione si deve allo Zar Pietro il Grande (fino al 1991 si chiamava Leningrado). Capitale della Russia imperiale, oggi è uno dei centri culturali più prestigiosi d’Europa. Spesso definita “la Venezia del Nord”, la ricorda infatti perché è anch’essa dispersa su una laguna di 44 isole, tra corsi d’acqua, ponti e canali che la rendono davvero suggestiva. Si raggiunge in vari modi. Voli internazionali e nazionali fanno scalo all’aeroporto di Pulkovo, un importante nodo strategico, mentre il terminal navale sia marittimo nel Golfo di Finlandia, sia fluviale nel delta della Neva, la collegano con diverse zone limitrofe e sono il punto di partenza/arrivo anche di vari itinerari crocieristici. Per gli spostamenti in città puoi servirti della metropolitana, molto ben articolata: è sicuramente un mezzo di trasporto rapido e comodo, ma non del tutto sicuro. La città, infatti, è spesso teatro di furti e aggressioni, per cui è bene prestare molta attenzione specie nei luoghi affollati! Quello che maggiormente colpisce è l’enorme diversità tra la zona centrale di San Pietroburgo e i quartieri limitrofi: si passa dal tutto al nulla, dalla ricchezza alla povertà. Uno sguardo alla città e subito resti rapito dal fiume Neva che scorre lento attraverso il susseguirsi dei suoi ponti. Ogni anno da maggio a settembre quando ormai i ghiacci si sono sciolti e le acque possono transitare liberamente, ecco iniziare il “balletto dei ponti” che alzano le loro sezioni centrali a orari definiti per permettere il passaggio delle navi e annunciare la fine del lunghissimo inverno. Tutto questo avviene nel cuore delle notte ed è davvero uno spettacolo curioso di luci che si stagliano nell’oscurità! La magia della storia di San Pietroburgo, la perla dei ghiacci, è raccolta nella scoperta dei suoi principali simboli.

Fortezza

La Fortezza dei SS.Pietro e Paolo, sull’isola Zajacij (delle Lepri), è un insieme di edifici decorativi che rappresentano uno dei capolavori più singolari della città e nucleo iniziale di essa. Tale struttura nacque come baluardo per difendere lo sbocco nel Mar Baltico conquistato dalla Russia. Costruita nel 1703, l’ubicazione fu scelta da Pietro I e nel 1780 venne rivestita interamente di lastre di granito. Al centro di questa costruzione si trova il monumento più suggestivo: la Cattedrale dei SS Pietro e Paolo, in stile barocco, che si riconosce per la sua elevatissima guglia dorata sormontata da un angelo porta croce, visibile da moltissimi punti della città. Strelka (= freccia) è invece la porzione di terra posta a est dell’isola di Vasiljevskij, che presenta spiccati riferimenti all’Italia e in particolare alla storia di Roma. Ai lati della piazza della Borsa, infatti, si stagliano due monumentali colonne di 32 metri, arricchite con prue di navi e figure di Naiadi e rostri, proprio simili alle colonne rostrate che celebravano nell’antica Roma le vittorie della flotta romana. In questo contesto, invece, tali costruzioni vogliono ricordare le imprese della flotta russa. Alla base, sono presenti, infine, alcune statue che rappresentano le principali vie commerciali fluviali della Russia (il Volga, la Neva, il Dnepr e il Volkhov).
L’Ermitage di Stato, meglio noto come Ermitage è invece uno dei musei più famosi al mondo, chiamato così da Caterina II. Formato da una serie di edifici, i più belli e imponenti della città, come: il Palazzo d’Inverno, Piccolo Ermitage, Vecchio Ermitage, Teatro dell’Ermitage e Nuovo Ermitage, rappresenta lo stile, l’arte, la cultura universale.
La sua prima apertura pubblica avvenne nel 1852 con la denominazione di Museo Imperiale. In particolare, il Palazzo d’Inverno colpisce per le sue dimensioni: lungo circa 200 metri, largo circa 160, alto 22 metri e con uno sviluppo del cornicione principale che fascia l’intera struttura, che misura quasi 2 chilometri. Parliamo di una sistema architettonico che comprende 1057 vani su una superficie di 46.516kmq, 117 scale, 1945 finestre e 176 statue sul cornicione del tetto! Il Museo dell’Ermitage raccoglie circa 2 milioni e 700 mila opere suddivise tra quadri, sculture, mobili rari, gioielli, incisioni, monete, medaglie, tutte di inestimabile valore, che ripercorrono la storia della cultura mondiale dalle sue origini.
Per continuare ad elencare le sue meraviglie architettoniche, ecco che a San Pietroburgo puoi trovare un altro impressionante capolavoro per la sua bellezza e grandiosità, rappresentato dalla Cattedrale di Sant’Isacco. L’inizio dei lavori è datato 1817 ad opera del francese Auguste Ricard de Montferrand. E’ lunga 111,5 m., larga 97,6 m., può accogliere circa 14000 persone ed è ornata da 112 colonne di granito. I mosaici al suo interno sono meravigliosi e realizzati con smalti di 28.000 sfumature diverse per una superficie di 600 metri quadrati. La cupola dorata che la contraddistingue è incantevole e testimonia la tradizione antica, la dimensione imperiale di tutta la città. Ritrovarsi ad un certo punto a percorrere, invece, la Prospettiva Nevskij è qualcosa di decisamente curioso.Si apre tra i quartieri Mojka e Fontanka, l’arteria principale della città lunga circa 4.5 chilometri, costeggiata da edifici del XVIII e XIX secolo. Il simbolo più significativo della zona è sicuramente la Cattedrale della Madonna di Kazan costruita tra il 1801 e il 1811. Qui l’icona della Madonna di Kazan è quella tra le più venerate in tutta la Russia. Secondo la tradizione nel 1612 aiutò la cacciata dei polacchi da Mosca e nel 1812 la disfatta dell’armata napoleonica. L’icona originale sparì da San Pietroburgo nel 1904 e ad oggi non se ne è saputo piu’ nulla.

chiesa risurrezione

Colorata, sfarzosa e indimenticabile è, infine, la Chiesa della Resurrezione (Chiesa del Salvatore sul sangue versato) sicuramente nota a tutti perché spesso fotografata e riportata su tantissimi libri e riviste. Costruita tra il 1883 e il 1907 sul lungo fiume del canale Griboedov, nel luogo in cui il 1 marzo del 1881 il cospiratore Grinevitskij uccise l’imperatore Alessandro II (da qui il nome della Chiesa), essa ricorda le costruzioni arabescate russe e si ispira moltissimo alla Chiesa di San Basilio a Mosca. E’ un mescolarsi di colori, di smalti, ceramiche e dettagli architettonici che la rendono uno dei luoghi più caratteristici e visitati di tutta San Pietroburgo. San Pietroburgo è una città moderna e nella zona centrale non manca di ritrovi, ristoranti, negozi di ogni genere e botteghe artigiane. Per i souvenir sono molteplici le occasioni per acquistare i prodotti tipici della zona: vodka e caviale nelle confezioni regalo più diverse e la famosissime matrioske, coloratissime, di diversa grandezza e materiale, vendute a prezzi accessibili davvero a tutti.
Se il tempo te le consente, non perderti i dintorni della città, in particolare merita una sosta il Gran Palazzo di Peterhof, nella tenuta di Petrodvorec, località sulla costa meridionale del Golfo di Finlandia a circa 29 chilometri da San Pietroburgo. Concepita come “Corte di Pietro”, ardentemente desiderata da Pietro il Grande come monumento alla vittoria della Russia che da sempre cercava uno sbocco sul Mar Baltico, lo zar si volle ispirare a Versailles, in quanto grande ammiratore della Reggia francese, e dopo aver fatto bonificare l’intera area ordinò il progetto ad Alexandre Leblonde. Ciò che colpisce non è soltanto l’imponenza della costruzione o i suoi ampi e sfarzosi interni (lo Scalone centrale e la Sala del Trono), luminosi e costellati di oro e specchi, ma la posizione austera e dominatrice proprio sopra un gioco di fontane e cascate a perdita d’occhio. Ben tenuto il giardino con fiori dai colori delicati, ma l’attenzione sarà rapita dalla Grande Cascata e dalla fontana di Sansone che unisce il Palazzo con il mar Baltico attraverso il Canale marittimo.  Tra le varie residenze che ho avuto modo di visitare in Europa (Parigi e Vienna tra tutte) questa è la testimonianza più evidente della grandiosità di un impero e va scoperta e ammirata nella sua immensità. Il clima d’estate è piacevole, molto simile alla nostra primavera inoltrata (puoi girare tranquillamente in t-shirt, ma non dimenticare il k-way) ed è sicuramente il periodo migliore per visitare questi luoghi tradizionalmente freddi. Cercavi uno nuovo suggerimento per le tue prossime vacanze? Io spero di essere riuscita a offrirtene uno!