Viaggi alternativi: dove, come e quando partire per ritrovare se stessi nel mondo

Ritengo che il viaggio sia un insieme di spinte emozionali, alimentate da una buona dose di coraggio e di volontà. Un viaggio, la sua pianificazione e la successiva realizzazione, è un’esperienza che provoca una cambiamento, o almeno cosi dovrebbe sempre essere. Lo spostarsi da un luogo all’altro viene definito “viaggiare”, solo se siamo pronti a riconoscere nel mondo, nelle culture e nella gestione del tempo e dello spazio, un qualcosa di arricchente e unico. Abbandonare il nostro egoismo, la nostra visione superficiale e sterile della vita, per avvicinarci sempre a qualcosa di nuovo. C’è la necessità di tornare ad essere esploratori “critici”, così come li definisce Alessandro Messina, direttore di Banca Etica, che è uno degli ideatori di Viaggi e Miraggi, nato con l’idea di proporre tour “responsabili” già da diversi anni. Ma questa nuova idea di turismo si è ancora spinta oltre, poiché alla base resta la necessità di cambiare la propria visione del mondo, entrare in contatto con terra e natura, trasformare se stessi, nel mettersi al servizio dell’ambiente e dei suoi elementi più caratteristici. Si avverte il bisogno di ritrovare la propria identità, come il famoso “viandante” di Nietzsche, per dare un senso alla propria esistenza, spesso travolta da superficialità e stereotipi. Dove andare? Ad Ischia si aiuta l’ambiente grazie all’attenzione del titolare dell’Albergo Regina Isabella a Lacco Armeno, che sostiene Oceanomare-Delphis Onlus,  associazione che tutela i cetacei e li studia nel loro habitat. Capo Verde è un arcipelago emozionante ed emozionale. La cultura e le tradizioni locali sono il valore aggiunto di tour esclusivi gestiti da Walden,  che per 15 giorni propone un’esperienza suggestiva e davvero unica, suddivisa tra le isole di Santo Antao (la più aspra) e quella vulcanica di Fogo. La riserva naturale di Taricaya, nel cuore della foresta amazzonica peruviana, distante due ore di navigazione sul fiume Madre de Dios, ti porta alla città di Puerto Maldonado. E’ l’associazione Projects Abroad ad accompagnarti alla scoperta della biodiversità del territorio, tra osservazione e studio di uccelli e mammiferi presenti in questa area. In più non mancano le possibilità di prendersi cura dei diversi allevamenti di farfalle e tartarughe o dedicarsi alla coltivazione di agrumi e altri frutti nell’ottica di una agricoltura sempre sostenibile.

Un occhio attento all’ecologia e la rapporto tra architettura e tutela dell’ ambiente è quello che offre la catena 1 Hotels, presente con due strutture a New York (Central Park) e a Brooklyn. In particolare, in quest’ultima, è possibile controllare attraverso l’app I Guide, la temperatura e la luce nella stanza, per garantire un reale risparmio energetico. Ma c’è di più! La doccia ha un timer per il consumo d’acqua e i prodotti da bagno sono tutti naturali. Al ristorante tutti i prodotti sono freschi e bio e l’auto messa a disposizione dell’hotel per girare entro 15 isolati, è elettrica. Viaggiatori romantici? Le serate Dark Sky, con la luna piena, sono illuminate da deliziose candele. Ritorniamo in Italia per un ventaglio di interessanti percorsi, targati Slow Venice, per conoscere l’incantevole città di Venezia, attraverso le sue numerose e storiche realtà artigianali, come quelle dei saoneri (produttori di sapone) o dei remeri (costruttori di remi), perché il rispetto dell’ambiente e del territorio, nasce soprattutto dalla conoscenza delle sue tradizioni più antiche. Diventare viaggiatori critici si può. Occorre alternare le mille sfaccettature dell’anima avventurosa, volta alla sensibilità, all’attenzione e alla scoperta di dimensioni senza confini, abbandonando quel velo di sterile superficialità, che spesso ci rende, soltanto, dei semplici “turisti spaziali”. E’ un modo nuovo di fare turismo, destinato a cambiare non soltanto noi stessi, ma il mondo che ci circonda.