Autunno a Dogliani: un tour tra uva, vino e tradizioni

dogliani

Dogliani in questo periodo è meravigliosa. L’autunno le rende quei colori e quell’atmosfera suggestiva e così tanto ricercata dagli amanti della natura e della tradizioni. E’ una cittadina delle Langhe sud-occidentali, il cui territorio può essere diviso in due parti: Dogliani Borgo e Dogliani Castello, la zona che più richiama a riferimenti medievali. L’urbanista di riferimento che ne ha fatto uno dei luoghi più caratteristici è stato l’architetto Giovanni Battista Schellino, che ha lasciato tracce del suo originale passaggio attraverso costruzioni di delicata bellezza. Luigi Einaudi (1874-1961), Presidente della Repubblica Italiana, è il simbolo della città. Qui sorge ancora il suo prestigioso podere gestito con impegno dai suoi successori e a lui è dedicato il Museo Permanente Luigi Einaudi a testimonianza del suo prestigio. Chi sceglie Dogliani per una gita, un week-end o un caratteristico soggiorno tra le colline, è animato anche dall’intento di mangiare e bere con soddisfazione! Dogliani, infatti, è inserita nello “stradario del gusto un percorso che si snoda attraverso altre famose località delle Langhe e del Roero, tutte rinomate per i prodotti tipici e i vini di qualità.
Il suo nome è legato a quello del vino più conosciuto: il dolcetto. Non è difficile definirlo perché per fama è uno dei più amati a livello internazionale: “è un vino completo dove si ritrovano allo stesso tempo l’austerità dei grandi tannini piemontesi e la rotondità di un frutto fragrante; una complessità intrigante fatta di delicati contrappunti da seguire con attenzione e allo stesso tempo una sobrietà e un’austerità proverbiali”.

dogliani

Le colline dove si produce il Dogliani sono di terreno calcareo “di medio impasto e giusta profondità, dorsali emerse dal fondo marino e modellate dai fiumi di lingue di terra che vanno dai 250 ai 700 metri”. Qui il clima caldo d’estate è sempre mitigato da continue brezze che aiutano la maturazione dell’uva. Si lavora la vigna con metodi principalmente manuali, perché la pendenza dei vigneti non permetterebbe altro: “600 ore di lavoro per ogni ettaro di vigna”. Il Dolcetto si presenta in due tipologie: il Dogliani Docg e il Dogliani Docg Superiore, la cui prima diversità consiste nei terreni diversi, dedicati all’uno o all’altro. Il Dogliani Docg esalta “gli aromi di frutta, la pienezze e la bevibilità per un consumo più immediato”; quello Superiore è un vino “di maggior concentrazione, giocato sul toni speziati e di sottobosco, più austero e adatto ad un medio invecchiamento”.
Dal 1984 i produttori della zona, quasi tutte aziende a conduzione famigliare, si sono riuniti nella Bottega del Vino di Dogliani  che ha la scopo di diffondere e promuovere il Dogliani, confrontarsi e valutare esperienze e progetti futuri. Inserita all’interno di uno spettacolare edificio del XV secolo qui puoi trovare e degustare tutte le qualità di vino presenti nella zona, collocate e presentate al pubblico in una cornice suggestiva e di classe. Tra gli eventi che caratterizzano la stagione autunnale due sono senza dubbio i più rappresentativi. La “Cura dell’Uva”, presentata lo scorso 26 settembre e che durerà fino a fine ottobre, ci riporta ad antiche tradizioni del passato. E’ un progetto particolare che mette in luce attraverso dibattiti, manifestazioni e percorsi a tema, i benefici dell’ampeloterapia, conosciuta proprio come “cura dell’uva”. Le sue virtù benefiche, depurative, disintossicanti e ricostituenti, grazie alla presenza, tra l’altro, di potassio, manganese e ferro, rendono la “dieta dell’uva” utilissima in questo periodo per prepararsi al freddo dell’inverno. Il prossimo 2 novembre, invece, sarà ancora “Cisrà” nel corso della Fiera dei Santi. Anche quest’anno i numerosissimi turisti, presenti da ogni parte d’Italia, potranno gustare la famosa minestra di trippa e ceci (cisrà) realizzata secondo un’antica ricetta, distribuita sotto l’ottocentesca ala mercatale e prendere parte alla “grande fiera commerciale destinata all’ambulantato, con più di trecento espositori che affollano la parte bassa del paese, il Borgo. Nei pressi dell’antica ala si svolge inoltre uno dei mercati più autentici della Langa: il mercato del tartufo e di tutti i prodotti che compongono la squisita Cisrà”.
Dogliani e le Langhe ti aspettano!