Bourges: lo splendore della cattedrale di Saint-Etienne

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Il gotico francese di cui ti ho parlato qualche tempo fa, trova un altro delizioso esempio nella cittadina di Bourges, che sorge proprio nel cuore della Francia, nella regione del Berry, lungo il fiume Yèvre. Da Parigi si arriva comodamente anche in auto, percorrendo l’autostrada A71 in direzione Clermont-Ferrand, ma è possibile raggiungerla in treno, con partenze quotidiane dalla stazione di Parigi o più rapidamente in aereo con voli anche low cost. La visita alla Cattedrale di Saint-Etienne è l’attrazione principale di questo luogo.
Costruita nel 1195 è la prima cattedrale in stile gotico situata a sud della Loira. Fu l’arcivescovo Henry de Sully (1183-1199) a commissionare ad uno sconosciuto architetto, chiamato poi “Maestro di Bourges”, il progetto di rinnovamento della struttura. Dall’esterno il suo aspetto così massiccio non mi coinvolge particolarmente e il paragone con Chartres è inevitabile , ma ben presto devo ricredermi. Entrare è stato per un attimo, come vivere sospesi nel tempo. Il capolavoro di questa cattedrale si è manifestato, infatti, in tutto il suo splendoresolo quando ho varcato la sua soglia. La sacralità del luogo si è amplificata col suono di un improvvisato violinista, che ha accompagnato con note suggestive la mia visita. La sensazione della fragilità umana, il sentimento di “inferiorità” davanti ad una struttura così imponente al punto quasi da sovrastarmi, è davvero immensa. Eppure mi sentivo in pace, un sentimento di profonda serenità guidava ogni mio passo.

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Quando ho raggiunto il fondo della navata centrale, sotto il grande organo e ho guardato l’insieme di quello che mi circondava, ho compreso la grandiosità e la struggente bellezza di quest’opera architettonica, credo, ineguagliabile. Nelle cappelle laterali si snoda la storia delle famiglie storiche del tempo raccontate in preziose vetrate. Queste sono originali del XIII secolo e in alcune di loro sono contenuti simboli e messaggi cristiani che raffigurano scene tratte dai Vangeli, dall’Apocalisse e dalla vita di Gesù: come la vetrata di Santa Maria Maddalena e dell’Annunciazione, il pasto di Simone o quella raffigurante il Giudizio Universale. Tutto risplende di un coinvolgente chiarore e regala una emozione fortissima. Da oltre 15 anni la cattedrale è stata sottoposta ad un vasto programma di restauro, sia riguardante il mobilio, sia i muri maestri e parte della facciata principale.Nel 1985 il grande organo, la cui originale costruzione risale al periodo compreso tra il 1663 e il 1667, ha ritrovato lo splendore di estensione e la timbrica dei suoi cinquanta registri articolati su quattro tastiere manuali ed una pedaliera. Dal 1994 è, invece, a disposizione dei visitatori uno strumento di alta precisione, l’orologio astronomico, insolito e sofisticato capolavoro, ideato da Jean Fusoris (1424) composto da un quadrante astrolabio di grande precisione e da un sistema di suoneria che ricorda le prime note di Salve Regina. Il fascino discreto di Bourges e le sue bellezze sono il valore aggiunto di questa cittadina francese, spesso trascurata dalle diverse guide turistiche. Io te la consiglio e presto ti svelerò altre curiosità.