Budapest: visita guidata al maestoso Palazzo del Parlamento

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Sospesa tra antico e moderno Budapest è una capitale curiosa e affascinante, rappresentata egregiamente dal simbolo architettonico più scenografico e monumentale, che si esprime nel suo Palazzo del Parlamento. Colpisce al primo sguardo, tanto da essere uno degli edifici più fotografati e ricercati della città, ma sono soprattutto i dettagli che fanno la differenza. Si presenta con una struttura immensa: 18mila metri quadrati di superficie per un totale di 691 stanze, ci sono ben 27 ingressi e 18 cortili, per 20 Km di scale! Il Palazzo si distende sul Danubio con una delicata grazia, nonostante la sua architettura sia tutt’altro che lineare e semplice. La storia della sua nascit,a riportata in diversi scritti, sottolinea come da sempre sia stato cercato e voluto come emblema dell’indipendenza del popolo magiaro. Nella sua costruzione nulla è stato lasciato al caso. Per primo luogo si è pensato di edificarlo proprio a Pest e non nel cuore antico di Buda, esattamente situato all’opposto del Palazzo Reale, che, infatti si trova esattamente dall’altra parte del fiume. Nel 1843 l’idea di farne il Parlamento era ormai cosa certa, in un periodo dove tra moti rivoluzionari e imprese patriottiche, il senso del nazionalismo era più che mai vivo. L’anno successivo venne promosso un bando per la progettazione della “Casa della Patria”, ma poi tutto rimase fermo per più di 40 anni. Solo nel 1882 l’architetto Imre Steindl, docente del Politecnico di Budapest, vincendo il concorso, cominciò i lavori per realizzare il suo progetto in stile neogotico. Siamo nel 1885.

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E’ il mix di stili achitettonici differenti, che ha fatto di questa creazione un qualcosa di davvero unico! Merito di chi lo ha “pensato” e “costruito”, miscelando con intelligenza il Gothic Revival, famoso nell’Inghilterra di quel tempo, con influssi rinascimentali e barocchi. Anche i materiali scelti e destinati, sia all’esterno che all’interno, sono stati selezionati con cura: si passa dai mattoni comuni a piastrelle “in pinogranito di Zsolnay”. Proprio l’interno merita una menzione particolare. E’ una visione incredibile lo scalone d’onore, sorretto da 8 colonne costruite in granito rosso di Svezia, che lo sostengono, ma ancora più suggestiva è il Grande Salone della Cupola, desiderata appositamente al centro del palazzo che conserva, in una teca custodita a vista, la Corona di Santo Stefano, primo re di Ungheria. Qui si trovano, inoltre, gli stemmi di 16 dei governanti che hanno fatto la storia del Paese, tra cui spicca Maria Teresa d’Asburgo. Nonostante la solennità del luogo, non è qui che si tiene l’Assemblea Nazionale, destinata a svolgersi, invece, nella sala a sud del palazzo. Sempre all’interno dell’edificio ci sono le residenze del Primo Ministro, quelle del presidente della Repubblica e una biblioteca straordinaria che conserva oltre 400mila testi di storia. Le decorazioni, per cui si sono impiegati più di 40 chili d’oro e soprattutto le vetrate di Miksa Roth, infine, sono dei piccoli capolavori, così come gli affreschi di Kriesch, Spany, Vaija o gli arazzi meravigliosi, come quello grandioso di Gyula Rudnay (9metri per 3), che rappresenta il Re Bela della dinastia degli Arpad. I lavori per gli interni terminarono nel 1904, ma Steindl morì prima dell’inaugurazione del suo capolavoro, nonostante sia sempre presente con un busto che ricorda la sua opera. La visita guidata al Palazzo del Parlamento è un’esperienza storico-culturale che ti consiglio, per regalare al tuo soggiorno a Budapest qualcosa di davvero speciale. Il tour  dura circa 45 minuti, si effettua tutti i giorni, tranne nelle feste comandate e ti permette di entrare nel cuore di alcuni dei luoghi più rappresentativi dell’edificio, il cui ingresso principale è la porta dei Leoni, in corrispondenza della facciata più nota, sul lato di piazza Kossuth Lajos. Nel 1846 il poesta Mihaly Vorosmarty scriveva “La Patria non ha una casa” ma ora non è più così: dai primi del ‘900 l’Ungheria ha la sua dimora tra queste mura indimenticabili.