Come, quando, dove e perchè è importante viaggiare nel tempo

“Mai prima d’ora abbiamo avuto così poco tempo per fare così tanto”.(F.  Roosevelt). Il modernismo dei nostri tempi ci porta costantemente verso un tipo di progresso fatto di produzione continua, di consumo, di ottimizzazione di attività, di esperienze incalzanti, che distruggono con ogni mezzo la noia e quello che da essa ne deriva. Secondo numerose ricerche in campo psicologico-esistenziale, l’idea di annoiarci, infatti, ci spaventa e ci opprime, forse perché ci apre a una serie di possibili riflessioni che non siamo in grado o non abbiamo tempo di gestire. “Non abbiamo tempo per dedicarci un po’ di tempo”.(E.Ionesco) Eppure imparare a rallentare, riacquistare momenti di pura e assoluta libertà da vincoli e impegni, potrebbe essere la terapia migliore per impegnarsi alla ricerca del benessere in armonia con l’ambiente esterno in cui ci troviamo. Secondo la dott.ssa Marcella Danon è interessante il contributo offerto dell’ecopsicologia, che studia il legame tra la nostra personalità e lo spazio fisico in cui esistiamo. “Il potere del riposo”  è il libro che ci orienta alla ricerca del “dolce far niente” in contrapposizione ad una esistenza frenetica, intessuta, spesso, di ansia smisurata verso le proprie evidenti responsabilità. “Do not disturb. Sto vivendo” dovrebbe diventare il nostro motto, alimentato da luoghi e circostanze, che ci aiutino in questa ricerca di interiorità e ci mostrino percorsi nuovi da scoprire. E’ stata una sorpresa riconoscere una serie di realtà insolite dove è possibile dimenticarsi del tempo e provare a vivere la realtà con un ritmo diverso. Si comincia con l’esplorazione di spazi verdi, di cammini da fare a piedi rilassanti e unici nella loro bellezza. Come ad Alfonsine, dove c’è “un gigantesco percorso nel mais che si rinnova dal 2007 sui terreni dell’azienda florivivaistica Carlo Galassi…Il suo motto è camminare nell’abbandono della luce dei sentieri ci porterà a rinnovare noi stessi”. Si prosegue con il magico Labirinto della Masone aperto tutto l’anno e di cui ti ho già ampiamente parlato. In un mondo che va di fretta e si spinge con prepotenza verso il futuro, ci si sorprende di come il ricorrere a strumenti del passato sia sempre più frequente. E’ il caso della ricerca e ascolto del vinile, che sembra essere rinato nonostante la moda degli mp3 tanto in voga. I ricordi che il “disco” ci ha lasciato sono indelebili e un salto in un vecchio negozio di musica può fare a volte la differenza.

Il must è sicuramente a Gallarate, da Carù Dischi, citato anche dal quotidiano “The Guardian”, come un mondo a sé, che si apre a collezionisti e nostalgici. Ci si riprende il tempo perduto per troppa disattenzione e fretta visitando luoghi curiosi, come l’Excalibur Games  di Milano, dove si attiva la mente e si viaggia sull’onda dei ricordi d’infanzia. Sono i giochi da tavolo, una sorta di “giocoteca” a dirigere un momento di svago senza orari e senza obblighi di alcun genere. L’intervento che Umberto Eco fece in tutela del libro e della sua tradizione è servito, invece, a non farci dimenticare il profumo della carta da sfogliare e le annotazioni riportate ai margini dei testi, che via via abbiamo collezionato nel tempo. Così le librerie dovrebbero restare uno dei quegli spazi magici dove si viaggia attraverso l’inchiostro e la punteggiatura, facendo riechecchiare ricordi attraverso insolite associazioni mentali. La famosa libreria-museo di Parigi “Shakespeare&Company” è un mix di antico e moderno che non passa proprio inosservato! Ma non è tutto. I piacere di perdersi tra gli scaffali di certe bibilioteche d’epoca, come per esempio la Biblioteca della Società Geografica Italiana di Roma, costituisce uno dei modi migliori di far respirare l’anima, per un’avventura incredibile tra le migliaia di volumi presenti. Infine, non può mancare un accenno a quello che viene definito “rewind style”, il recupero di emozioni e ricordi che permea la quotidianità in ogni suo possibile aspetto.I vari suggestivi, poliedrici e insoliti mercatini dell’antiquariato disseminati in tutta Italia, rendono meglio il desiderio di ancorarsi al passato per darsi la spinto verso un futuro diverso.

Molto può essere fatto con quei piccoli pezzi e brandelli di tempo che ogni giorno vengono prodotti, e che la maggior parte degli uomini getta via”. (Charles Caleb Colton)

Ci hai mai pensato?!