Costa Azzurra: tour artistico alla scoperta di Renoir

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..Amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso” (Renoir). Sono 390 i chilometri che separano Torino, città di partenza di questo singolare itinerario e la Costa Azzurra, meta finale del percorso. Da Torino si prosegue verso Cuneo fino al mare, attraversando la Val Roia, oltre il colle di Tenda, si oltrepassa Ventimiglia e nel giro di un attimo si arriva a Bordighera, deliziosa località marittima che Renoir visitò insieme a Monet nel 1883. Rimase ammaliato dalla sua incredibile bellezza: il paesaggio circostante, le ville e i giardini ben curati, un panorama marino visto da Capo Sant’Ampelio che decise di immortalare su tela. Da qui per arrivare in Costa Azzurra è facilissimo: l’autostrada è sicuramente il modo più veloce, mentre la litoranea che attraversa Mentone, Montecarlo e Beaulieu-sur-Mer consente di ammirare quella luce e quegli scorci tanto amati da Renoir e ricercati nelle sue opere. A Nizza, Renoir visse dal 1911 al 1919 in una bella casa situata nell’attuale rue Alfred Mortier, al civico 1 di fronte alla zona della città vecchia. In questa abitazione morì la moglie Aline nel 1915 e qui, dal balcone, dipinse uno degli scorsi più suggestivi della città. Scelse Nizza sia per il suo clima, utilissimo a curare i suoi problemi fisici (soffriva di una grave forma di artrite reumatoide, tanto da costringerlo, negli ultimi tempi a dipingere con il pennello incastrato tra l’indice e il medio) sia per i suoi pittoreschi sentieri dei dintorni, che lo portarono a scoprire dimensioni e miscellanee di luci di delicata grazia che divennero poi spunto per le sue opere. Conosciuto è quello, per esempio, che da Plage de Paloma “arriva alla punta di Saint Hospice tra scorci panoramici su Montecarlo, Cap-Martin e l’Italia”.
Cagnes-sur-Mer è il luogo simbolo di Renoir, distante da Nizza solo una manciata di chilometri. Nel 1907 il Domaine des Collettes divenne una proprietà assai cara all’artista che la trasformò interamente per farne la sua “casa della vita” con un immenso giardino, con aranci, ulivi ed alberi da frutto. Oggi è un frequentatissimo museo, il Musée Renoir , che organizza visite guidate alla scoperta dell’uomo e dell’artista.

Cotedazur
L’ultima tappa ci porta a Le Lavandou attraverso una strada panoramica di una bellezza incredibile! Oggi è una famosa località balneare con un porto di tutto rispetto, immersa nel verde e frequentatissima soprattutto d’estate. Pare che Renoir alloggiasse in un hotel al centro, in place Reyer e abbia lasciato tracce del suo passaggio dipingendo allora quel piccolo borgo disteso sulla spiaggia dal fascino indiscusso. Qui non puoi perdere “il cammino dei pittori” (Chemins des Peintres) un percorso lungo 2.5 Km che si snoda dal quartiere di Saint–Clair, attraverso una serie di pannelli che introducono le opere di altri artisti più o meno conosciuti. A pochi chilometri da questa località, quasi a testimonianza della grande importanza che questo luogo ebbe per il pittore, è stato girato di recente il film “Renoir” di Gilles Bourdos presentato al Festival di Cannes e tratto dal libro “Le tableau amoureux” di Jacques Renoir , nipote del pittore. Le riprese hanno riguardato il Domaine du Rayol “uno spazio naturale protetto, 20 ettari spettacolari e intatti ai piedi del Massiccio dei Maures e di fronte alle Isole di Hyeres”, questo giardino mediterraneo tanto amato da Renoir è il set principale, insieme alla ricostruzione del suo famoso atelier e alla Villa Rayolet diventata, in questo contesto, la sua casa. Renoir, come tutti i grandi pittori del passato, non va solo studiato nei dettagli delle sue testimonianze più rappresentative, ma va assaporato, per quanto possibile, nella sua realtà di uomo prima e di artista poi. Se, però, non ti fosse possibile vivere l’esperienza diretta di questo particolare itinerario per avvicinarti meglio alla sua conoscenza, ti consiglio allora la lettura di una interessante opera a lui dedicate “Le Dernier Renoir. Les années azureéennes” della famosa storica dell’arte Virginie Joumiac, che racconta gli ultimi anni trascorsi dal pittore in questa regione. Un viaggio nell’arte? In Costa Azzurra si può!