E l’anno che verrà, sarà a colori…

Sto per intraprendere un nuovo viaggio e questa volta sarà a colori. Non sono affetta da “dromomania”, cioè da quella instancabile necessità psicologica di spostarmi continuamente da un posto all’altro della terra e anzi, ultimamente le scoperte migliori sono quelle che ho compiuto nei meandri più inaccessibili della mia anima, tra silenzi assordanti, esperienze inanellate nel tempo, che ora si materializzano in ricordi più o meno brillanti.
Non ho perso il mio spirito di “viaggionauta” neanche quest’anno, anche questa volta, però, non sono pronta a fare bilanci, ma a costruire nuovamente sogni. Ho imparato il valore del tempo e dell’attesa, della condivisione di un percorso o della progettazione di un nuovo itinerario, scanditi attraverso i battiti regolari e lenti del mio cuore. Il viaggio resta un atteggiamento mentale di apertura verso le profondità della terra e dell’anima, la capacità di trovare nell’ascolto e nell’incontro con gli altri, quei piccoli preziosi simboli di energia che rendono la vita stesso un tesoro in itinere.

Presto vedrà la luce il mio secondo scritto, che a breve concluderò. Ho preparato un racconto emozionale che si snoda in capitoli sussurrati come ad un diario segreto. Un modo di interpretare il viaggio secondo la mia personalissima intuizione, cavalcando le onde geografiche del pianeta e inabissandomi nelle pieghe della memoria, dell’anima e della riflessione. Ci saranno insolite contaminazione letterarie, artistiche e storiche. Sarà originale perdersi tra un dedalo di colori e curiosità incredibili. A questo punto gli auguri e le frasi di circostanza per questo nuovo anno si stanno sprecando, ormai da tempo e tutto ciò mi porta a considerazioni già vissute.
Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c’è più”. (Tiziano Terzani)
Per questo motivo ho realizzato di aver bisogno di raccogliere le ultime idee, di ampliare gli orizzonti, di dare spazio alla vita e alle sorprese che incontrerò, per entrare nel nuovo anno con il sorriso e la determinazione di sempre e che spero accompagnino nel mondo anche te.