I “segreti” di Costa Diadema

DIADEMA

Ti avevo promesso che ti avrei svelato i “segreti” di Costa Diadema e sono pronta a farlo in questo “reportage” intenso e spero interessante. Federica Abbate di Genova è la preparatissima tour escort che mi ha accompagnato “da poppa a prua”, per illustrarmi con attenzione tutti i segreti della sorprendente ammiraglia di Costa Crociere. Inizio col dirti che la vita dell’equipaggio è piuttosto frenetica e impegnativa. Devi sapere che lavorano circa 8/10 ore al giorno, a seconda del dipartimento, 7 giorni su 7, recuperando giorni di pausa in coincidenza con lo sbarco. L’equipaggio usufruisce, al ponte 0, di alcune attività gestite dagli uffici che qui si trovano e che vengono proposte con regolarità, come la possibilità di frequentare corsi di lingue o di prenotarsi, per esempio, per scendere a terra al seguito delle varie escursioni. Le cabine si trovano a questo livello o nei due sottostanti, il ponte A e il ponte B. Ci sono tipologie diverse per i manager (singola con bagno) e per lo staff (doppia con bagno). L’equipaggio ha a disposizione una piccola ma attrezzata palestra che si usa con orari differenti a seconda dei turni di lavoro e lo stesso vale per la loro lavanderia, riservata solo per gli indumenti personali (le divise vengono lavate nella lavanderia centrale e il sarto si occupa delle riparazioni specifiche di queste o di altri oggetti presenti sulla nave). Anche per la mensa esistono alcune differenze a seconda della gerarchia. Gli ufficiali hanno a disposizione il servizio di camerieri, lo staff invece ha un unico self-service. Il menù si cambia ogni 15 giorni circa e di solito presenta sia portate “europee” sia asiatiche per soddisfare tutti. Carinissimo è il “loro” bar! Aperto dalle 10 alle 14 e dalle 17 all’ 1 di notte è il punto d’incontro preferito dalla maggioranza. Si organizzano simpatiche serate a tema (es. karaoke) ed è annessa una “cigar room”. Ma da chi e come vengono gestite le attività quotidiane a bordo, per garantire quell’ospitalità “a 5 stelle” che l’ospite tanto ricerca? Ecco le risposte. La lavanderia centrale è un locale immenso in cui lavorano circa 20 persone che si occupano delle tovaglie, delle lenzuola e della biancheria della cabina e dei tavoli. Le macchine che ci sono vengono disinfettate ogni 3 ore per garantire igiene assoluta, inoltre si differenziano da quella usata esclusivamente per la biancheria del centro medico, in modo da evitare contaminazioni. Si lavano più di 10mila asciugamani al giorno, che vengono divisi in carrelli blu (da stirare) o rossi (da lavare). Non si stira a mano, sarebbe una follia…però ci si avvale di macchine stiratrici e piegatrici (soprattutto per le lenzuola) che lavorano ore e ore al giorno, grazie all’impegno degli addetti a questa mansione. Come ti ho accennato, esiste un attrezzatissimo centro medico/ospedale che è aperto 24 ore su 24, mette a disposizione posti letto e addirittura una sala operatoria per le urgenze, in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso che ha una sua speciale pista di atterraggio sulla nave. La manutenzione e la sicurezza della nave sono garantite da porte stagne e porte tagliafuoco, inoltre, una squadra di professionisti tra elettricisti, idraulici, ascensoristi, carpentieri e vetrai si occupa dei piccoli e grandi lavori che la nave richiede sempre.

costa diadema

Ogni giorno la cucina è uno dei dipartimenti che più è coinvolto nelle diverse preparazioni dei pasti. Chi è stato in vacanza in crociera sa perfettamente che si mangia “sempre”: dalla colazione del mattino alla cena, con vari stuzzichini e idee gastronomiche durante la giornata. Qui i piatti proposti che hanno ingredienti vari e di ottima qualità tutti rigorosamente made in Italy, vengono conservati nella cambusa che è divisa per settori: – frutta e verdura – carne – pesce – formaggi e latticini. Nel sistemarli non si deve mai superare una linea rossa ben marcata sulle pareti, che sta a significare il limite di stoccaggio consentito per motivi di sicurezza. I rifornimenti delle materie prime avvengono in ogni porto se la nave ha un itinerario di 7 giorni, oppure soltanto 1 volta all’imbarco per quelle di 15 giorni. Rocco Vilella è il sous chef di Pizzo Calabro che mi presenta con passione la sua importantissima “missione” in cucina. E’ attento e scrupoloso nel mostrarmi le varie fasi di preparazione dei diversi pasti previsti durante una giornata a bordo: il suo entusiasmo nel raccontarsi è quasi contagioso! Tanto per cominciare il pane viene preparato fresco ogni giorno: lavorano in questa sezione 8 persone che si preoccupano di sfornarne di diversi tipi e dimensioni. La disposizione della cucina è particolare. E’ in mezzo tra i due ristoranti centrali. Qui si lavora 11 ore al gg praticamente tutti i giorni: circa 5000 portate ogni sera preparate da 12 persone quasi tutti di origine filippina. In cucina si contano 180 addetti e 2000 sono i camerieri a disposizione, quelli che troviamo, per esempio, ogni giorno al ristorante o presso i vari bar e che soddisfano, con un sorriso, tutti i nostri desideri. Pulizia e coordinazione sono i requisiti fondamentali. I menù vengono preparati in base a previsioni statistiche e ogni dipartimento di cucina ha il suo responsabile. Si ha cura di tenere i cibi caldi attraverso l’impiego di una centralina elettrica che scalda in 45’ le portate del 1° turno di ristorante (per chi non fosse mai salito a bordo, i turni di cena sono due: uno verso le 19 e uno alle 21 circa), utili anche le grandi vasche di acqua calda, mantenere in temperatura i piatti che lo necessitano. Il cibo che avanza viene smaltito in mare, essendo biodegradabile, così come prevede la legge a 18 miglia dalla costa. Come si lavano i piatti? Non è paragonabile certo all’impegno che mettiamo nella nostra cucina di casa! Ci sono prima delle vasche pre-lavaggio per le stoviglie, poi si utilizzano enormi lavapiatti che vengono controllate da 4 specifici addetti.

costa diadema

Le dettagliate informazioni sull’orario dei pasti sono riportate sul “giornale di bordo” il mezzo di comunicazione cartaceo “nave-ospiti”che ogni giorno si ha a disposizione. A bordo, infatti, c’è anche la tipografia!. Ci lavorano due persone soltanto e ha il compito di stampare non solo il “Diario di bordo” ma anche menù, escursioni e quanto richiesto dai vari dipartimenti, il tutto tradotto in 7 lingue diverse per soddisfare tutti gli ospiti Giusto per avere un’idea del lavoro da fare, in ogni crociera si stampano circa 33 mila menù! Quando è possibile si riciclano le “copie sorgente” presso altri uffici, usando un inceneritore non inquinante, l’inchiostro viene smaltito, invece, in speciali contenitori nel porto di Savona. E le attività a bordo come sono gestite? Il teatro è ciò che sempre suscita maggiore interesse. Ospita fino a 1400 posti, ha 2 tendoni (tenda bianca e a fibra ottica) e 2 sipari (alla tedesca e alla turca). Il cambio di scena avviene con una piattaforma girevole a scomparsa che porta fino a 3500Kg e i filmati vengono spesso proiettati o sono video a led. Gli artisti si dividono in coloro che fanno parte del cast fisso e quelli inter-porto. Hanno i loro camerini divisi, utilizzano abiti di scena forniti dalla produzione, mentre per il trucco provvedono da soli (no make up artist se non per qualche inter-porto). Una novità per gli ospiti è data dall’organizzazione delle escursioni. E’ ormai diffusa la tendenza del “bike tour” e Costa Crociere si distingue con un programma interessante per conoscere le varie città usando le “due ruote”. Sono a disposizione 28 biciclette “ibride” con telaio mountain bike e ruote da città, adatte dai 12 anni in su, attraverso percorsi di 15Km circa (3 ore e 1/2 con soste fisse). Le città finora più richieste sono: Marsiglia, Barcellona e Palma de Maiorca. Manutenzione, pulizia e freni sono di competenza degli addetti sulla nave. E quando finisce la crociera chi lavora per l’ospite? La zona valigie è quella più attiva. In una specifica lista vengono segnati i colori delle varie etichette e i bagagli vengono catalogati in base appunto al colore che riportano. Poi si caricano in casse e si predispongono per lo sbarco, ai punti d’accoglienza.

La vacanza è finita…ma il desiderio di ripartire nuovamente resta intatto. Let there be love!