Madrid fusion: 4 ristoranti di cucina creativa

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Dei sapori tipici della cucina spagnola ti ho già parlato qualche tempo fa, ma in vista del mio prossimo viaggio, che ti svelerò a breve, mi sembrava interessante puntare l’attenzione anche su un aspetto diverso di Madrid e della cucina che rappresenta. Fuori dai luoghi comuni, dal fast food, dalle tapas e dai vari riti dell’aperitivo, c’è una Spagna sempre più salda nell’Olimpo della gastronomia stellata che merita di essere considerata ed apprezzata anche per questo. Madrid ne è da anni una testimonianza. Sono decine le riviste di viaggi e di cucina che ormai guardano a Madrid anche e soprattutto sotto questo aspetto. Si è svolta in febbraio la nuova edizione di Madrid Fusion ed è stato interessante, anche questa volta, scoprire i 50 ristoranti migliori del mondo! Questa kermesse internazionale ha sempre un fortissimo richiamo in tutto il panorama gastronomico globale e la sede di Madrid è senza dubbio quella più azzeccata, visto che sono ormai diversi anni, che la capitale modaiola spagnola è diventata, ormai, anche capitale gourmet di grande stile. Si presentano già come un “cult” i 4 prestigiosi ristoranti che forse, una volta nella vita, vale la pena concedersi, dove stile, arte e raffinatezza regalano scenari di incredibili sapori. La Terraza del Casino è il ristorante ubicato all’ultimo piano del Casino di Madrid all’interno di un lussuoso palazzo ottocentesco, in una delle strade più note del centro storico proprio di fianco alla Gran Via. “La mia è una cucina moderna e d’avanguardia che mira a valorizzare al massimo le materie prime, a rispettare il sapore degli ingredienti, a sorprendere senza però dimenticare le radici culturali della cucina madrilena” così commenta lo chef Paco Roncero, ex allievo del grande Ferran Adrià,amato e apprezzato in Spagna e nel mondo.

madrid fusion

Nel quartiere di Salamanca è Pandelujo  il ristorante ricercato dalle atmosfere in stile pseudo-newyorkesi, ubicato in una vecchia fabbrica di pane. Lo chef madrileno Alberto Chicote ha una personalità travolgente e la cucina che propone è davvero unica e insolita. Si passa da “creazioni impalpabili al classico stinco di vitello, fino a piatti fusion”,con l’intento di unire piatti della cucina nipponica a quelli della tradizionale cucina mediterranea.
Lo chef Sergi Arola ha origini catalane, anche lui segue le orme di Ferran Adrià e a lui si deve la notorietà di Gastro, ubicato nel centralissimo quartiere di Chamberì. Insieme alla moglie Sara Fort preparano deliziose portate dalla creatività incredibile: “da eterei sushi-sashimi di pesce bianco marinato con gelato di riso, ai cannelloni di fois gras e formaggio Contè, fino alla créme brulée con gelato di carota e pan di zenzero”.
L’eccellenza di Mario Sandoval, classe 1977, è dovuta soprattutto al fatto di essere l’espressione della “nueva cocina madrilena”. E lo chef prestigioso del Coque , il ristorante di famiglia situato nelle immediate vicinanze di Madrid, ha le idee molto chiare sul significato della sua cucina: “Prossimità, sostenibilità e amore per il prodotto sono i principi alla base della cucina madrilena ai quali presto il massimo rispetto. Lavoro sulle materie prime che arrivano dalla terra e mi concentro sullo studio e la ricerca di tecniche di preparazione nuove e all’avanguardia che siano capaci di esaltare sapori e consistenze. L’obiettivo è di rivisitare la tradzione proponendo una cucina alleggerita dai grassi che punta all’identità, all’equilibrio e all’originalità”. E a vedere i risultati, direi che lo scopo è stato ampiamente raggiunto, con un successo strepitoso.
Prossimo viaggio a Madrid? Tra le tante meraviglie da vedere, io aggiungerei anche uno di questi “templi del gusto”!