Milano-LOVE: quando l’arte contemporanea incontra l’amore
Non potevo perdermi una delle mostre più originali dell’anno, l’evento rivoluzionario in campo artistico che ha fatto parlare di sé e che continua a stupire con le sue affascinanti e incredibili installazioni, incentrate su un unico tema: l’amore. “L’amore è uno frammento mortale di immortalità” (Fernando Pessoa) e questo si materializza presso la sede del Palazzo della Permanente di Milano, in una esposizione che si protrarrà fino al prossimo 22 luglio. Istituita nel 1884 la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente è una delle istituzioni artistiche più interessanti nel panorama nazionale in generale e milanese in particolare. Ospitata in un edificio costruito in stile neoclassico, ha il compito di promuovere e diffondere la cultura in tutte le sue più svariate dimensioni, con mostre, rassegne, incontri e attività innovative. Si presenta, inoltre, con un patrimonio di opere molto vasto e particolareggiato che rappresentano il periodo storico tra Ottocento e Novecento e accoglie una biblioteca ricca di volumi tematici molto interessanti. La sfida proposta attraverso la presentazione di “Love” è stata accettata e vinta con un successo di pubblico inimmaginabile. Curata da Danilo Eccher, le 39 opere esposte si trovano collocate in una cornice fashion davvero insolita, tra spazi, luci, contesti e colori che catturano e stupiscono già dal primo impatto. Si racconta l’amore attraverso un percorso multisensoriale di grande effetto e spessore. “Che l’amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore”.(Emily Dickinson). Oggi la rappresentazione di questo sentimento si mostra nella creatività, nella lucida follia del cuore, nella costruzione di forme che inneggiano al “cuore” e avvicinano per la prima volta l’arte contemporanea al gusto e al bisogno di emozioni vere. La scelta di Milano come sede per la presentazione al pubblico di questa mostra, non è casuale: il suo carattere moderno e accattivante si fonde meravigliosamente bene con il genio, la passione e il gusto artistico di personaggi famosi in questo ambito. Si affacciano, così, le creazioni di Andy Warhol con “One Multicoloured Marilyn (Reversal Series)“, Robert Indiana con la sua opera iconica “Love” e “Smoker #3” di Tom Wesselmann, oltre ai contributi di Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn e Francesco Clemente.
Poi d’improvviso lo sguardo viene catturato da un’installazione insolita, “pulsante” e coinvolgente, forse il vero simbolo di questa mostra: “Coracao Independente Vermelho #3” della giovane artista portoghese Joana Vasconcelos, che non solo non passa inosservato, ma ti conquista! Si resta ad ammirarlo con il naso all’insù, mentre ruota dolcemente nell’aria quasi a ricordarci che l’amore è ovunque. L’idea originale di questa esposizione consiste, inoltre, nella possibilità di interagire direttamente all’interno di tutto il percorso, lasciando la propria testimonianza d’amore, in un crescendo di simboli, disegni, colori e messaggi. Il pubblico diventa il protagonista di un mondo d’amore, che si forma giorno dopo giorno. Non mancano, infine, le attività di didattiche per i più piccoli. Si tratta di particolari visite interattive e percorsi guidati per i bambini della scuola primaria, secondaria e per famiglie, a “insegnare” il ruolo dell’amore nel quotidiano, le sue forme, i suoi colori, la sua presenza.
“L’amore è una forza selvaggia. Quando tentiamo di controllarlo, ci distrugge. Quando tentiamo di imprigionarlo, ci rende schiavi. Quando tentiamo di capirlo, ci lascia smarriti e confusi.”(Paulo Coelho).
L’amore è qui a Milano, che aspetta di farsi scoprire!