Parigi: ..alla ricerca di Marcel Proust

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Nel caleidoscopio delle molteplici occasioni storico-culturali che Parigi sa offrire in ogni periodo dell’anno, colpisce negli ultimi tempi, uno spiccato interesse che torna ad essere più vivo che mai, verso la figura, la vita e la produzione letteraria dell’intramontabile scrittore francese Marcel Proust. Ricordato a livello internazionale per la pubblicazione di un’opera immensa, sia come suddivisioni in capitoli, sia come intensità di trattazione, “Alla ricerca del tempo perduto”, l’attenzione si è spostata adesso, soprattutto sulla possibilità di progettare itinerari per far rivivere la sua “presenza”, qui ancora molto tangibile. La stesura de “A la recherche du temps perdu” inizia nel 1909 e procede accompagnando praticamente quasi tutta la vita di Proust, suddivisa in 7 grandi parti strettamente legate fra di loro e alcune pubblicate postume. E’ un’opera autobiografica, scritta in forma di monologo interiore “è un grandioso affresco della società francese all’inizio del secolo, del suo linguaggio, delle sue passioni e delle sue leggi; allo stesso tempo è la storia di una vocazione artistica che si realizza dopo una lunga esperienza di tempo “perduto”, tempo che nell’arte è possibile ritrovare, cioè rivivere nella sua verità”.
Dove “incontrare” Proust.

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I luoghi più significativi che incarnano l’essenza della vita di Proust si possono riferire alla “rive droite” della Senna e nell’area che interessa il Parc Monceau, Place de la Concorde e poi ancora Auteuil, Bois de Boulogne e l’Etoile. Quella che lui “respira” nella sua infanzia e giovinezza è una Parigi aristocratica, che pone al centro dei suoi interessi le attività finanziarie, industriali e culturali del tempo.
Il suggestivo Hotel Le Swann  è il punto di partenza perfetto per iniziare questo tour originale. Gestito da Jacques Letertre che ne è il proprietario, l’hotel si presenta come un vero e proprio “museo” fatto di quadri, foto, stampe, libri, arredi che raccontano la Parigi di un tempo, quella appunto di Proust. Nelle vicinanze è possibile sostare presso la casa situata in boulevard Malescherbes in cui lo scrittore trascorse circa 30 anni della sua vita (dal 1873), abitando con la famiglia al secondo piano nell’appartamento di sette stanze, che si affaccia su rue du Surene.  Come tutti i bambini anche la sua infanzia si snodò tra giochi e svaghi e il Parc Monceau, descritto nel volume “Sodoma e Gomorra”, diventerà il suo preferito. Il periodo scolastico, invece, ricorda un Proust curioso, intelligente e riflessivo, allievo del Liceo Condorcet dal 1882 al 1888, in cui sbocciò la sua passione per la filosofia e non solo. Decisamente situati in zona più centrale, ecco due altri simboli della suggestione proustiana: il Cafè de la Paix e l’Opera Garnier. Il primo, inaugurato nel maggio del 1862 dall’imperatrice Eugenia, è ancora oggi uno dei caffè storici di Parigi, che ha visto e vede il passaggio di quel “bel mondo” cittadino tanto evidenziato nelle sue opere.
Il secondo è uno dei teatri più esclusivi della città, progettato da Charles Garnier e inaugurato nel 1875, divenne uno dei luoghi più interessanti, frequentati da Proust con grande ammirazione, durante la sua giovinezza. Nelle vicinanze di Notre Dame, invece, il ristorante Laperouse , sul Quai des Grands-Augustines, venne scelto come luogo simbolo perché proprio nello scritto “Dalla parte di Swann”, Odette, la giovane innamorata di Charles Swann abita in un rue Lapérose (dietro l’Arco di Trionfo). Ancora oggi è un locale decisamente raffinato ed esclusivo anche nella sua costruzione che risale al 1766.
Il fascino di Proust non si esaurisce decisamente qui e l’influenza che egli ebbe su Parigi o che Parigi regalò alla sua anima si può ritrovare tra le pagine di un volume interessante come La Parigi di Marcel Proust” di H. Raczymow.
Questa ricerca del tempo perduto può iniziare così, il resto lo potrai scoprire lasciandoti coinvolgere dall’atmosfera e dai ricordi di questa meravigliosa metropoli che nessuno potrà mai dire di conoscere davvero fino in fondo.