Piemonte alternativo: tour insolito delle Langhe
“Una piazzetta rustica, un giorno di festa; il panorama delle Langhe. E’ uno dei paesaggi che raccontano meglio l’indole degli abitanti. Colline su cui prospera stupendo il vigneto, disseminate di castelli, e di aspetto feudale. Vengono incontro con dolcezza, ma l’impressione di dolcezza dura un minuto. Guardandole bene si scorge, come di trasparenza, il loro fondo bianco, eroso, franoso. La loro attrattiva si accresce quanto più si precisa il fondo duro, violento, ma dissimulato da un velo di dolcezza superficiale”. (G. Piovene). E’ questa la meraviglia che ti si pone di fronte gli occhi se deciderai di lasciarti guidare da questo tour insolito, che parte da Alba a bordo dell’ormai noto “Langhe Sightseeing Tour”, l’alternativa ai famosi “bus turistici rossi cittadini” permettendoti di scendere alla fermata preferita e visitare quanto di caratteristico offre il territorio. Già, perché il fascino di questa porzione di Piemonte, abbracciata a filari e a colline, ha in serbo piccole, profumate e colorate sorprese, racchiuse in un perimetro ristetto, ma non per questo meno interessante. Barolo, il delizioso borgo del vino, ti accoglie con il più moderno museo del vino d’Italia, il Wi.Mu. All’interno del castello comunale Falletti, grazie all’allestimento di Francois Confino, ti potrai avventurare in un viaggio particolare attraverso la cultura del vino: storia, arte, cinema, cultura, musica, cucina che hanno come protagonista questo prezioso tesoro.
E nelle immediate vicinanze non poteva mancare il “Museo del Cavatappi”, nato inizialmente dalla collezione di questi oggetti antichi, ad opera di un farmacista originario di Torino e poi trasferitosi nelle Langhe molti anni fa. Storia ed evoluzione di un utile e conosciuto strumento quotidiano: dai cavatappi sospesi, a quelli più semplici a “T”. Una tradizione raccontata in 19 sezioni, che ne mostra i diversi stili, materiali, sistemi multiuso e curiose miniature.
Spostandoti in una delle località più affascinanti dal punto di vista paesaggistico, La Morra offre quel panorama spettacolare da immortalare nel cuore. Qui, oltre, al suo famosissimo Belvedere, potrai scoprire una delle cappelle più piccole e colorate al mondo. La storia ci porta alla sua nascita nel 1914, conosciuta con il nome originale di Cappella di SS.Madonna delle Grazie, era di proprietà della famiglia Ceretto e rappresentava un riparo per chi, sorpreso dai temporali mentre lavorava le vigne, avrebbe avuto la possibilità di rifugiarsi qui.
In seguito venne abbandonata e si trasformò in rudere, fino a quando due geniali artisti Sol LeWitt e David Tremlett, non si innamorarono del paesaggio circostante, al punto di voler regalare a questo luogo, colore e magia. Interessante la suddivisione dei compiti, egualmente distribuita: Tremlett divenne l’artefice degli interni dai colori più caldi e morbidi, LeWitt si divertì a proporre all’esterno un tripudio di brillanti sensazioni. Un gioco di luci e di tinte vivaci si staglia, così, oggi nel cuore di vigneti meravigliosi, che tratteggiano colline dal fascino unico, in uno scenario spettacolare che in un giornata di azzurro, diventa indimenticabile. In un momento ci si scorda della Langa letteraria, che ha dato i natali a scrittori famosi, per immergersi nella pittura più gioiosa di una Langa estroversa e davvero magnifica, dalle emozioni incredibili!
“Le Langhe non si perdono” scriveva proprio Cesare Pavese, le Langhe ti arricchiscono. Sempre.