Torino e il cuore “green” del Parco del Valentino

E’ sorprendente constatare come Torino sappia conquistarti attraverso piccoli dettagli. Più la vivo, più mi accorgo con piena soddisfazione che mostra di sé i lineamenti più diversi, assecondando i desideri e le esigenze dei numerosissimi turisti, che da tempo, ormai, hanno imparato a sceglierla come meta per i loro soggiorni. Il Parco del Valentino è il cuore “verde” della città, l’anima “green”, più famosa e  più antica. L’origine del nome resta ancora incerta, nonostante le varie teorie storiche proposte. Con i suoi 550.000mq, si estende proprio di fronte alla collina torinese, lungo la sponda sinistra del Po, dal ponte monumentale Umberto I (Corso Vittorio Emanuele II) al ponte Isabella, situato in corso Dante. Venne realizzato la prima volta nel 1630, secondo il progetto di Carlo Cognengo di Castellamonte, poi subì un drastico cambiamento nella seconda metà del ‘800, quando vide l’affermarsi della necessità di uno spazio di verde pubblico ben più ampio e adeguato al forte aumento della popolazione. Ispirandosi ai parchi “inglesi” con viali, boschetti e un laghetto, l’architetto francese Barillet-Deschamps iniziò i lavori tra il 1863-1864 e da allora divenne sede di grandi esposizioni nazionali ed internazionali. Il Parco è frequentatissimo d’estate da grandi e piccoli, perché garantisce un’oasi di natura nel cuore della città, con percorsi ciclabili, vialetti, giochi per bambini o la possibilità di rilassarsi semplicemente all’aria aperta. Il suo patrimonio arboreo è notevole: pioppi, faggi, larici, platani e querce regalano colori meravigliosi soprattutto in autunno, mentre tra la primavera e l’estate non mancano coloratissimi fiori di vario genere. Tra gli animali che lo frequentano ci sono soprattutto uccelli legati all’ambiente fluviale: aironi cinerini, germani reali, anatre…inoltre non è raro scorgere tantissimi simpatici scoiattoli. Dopo l’importante Esposizione  del 1911 il parco ha raggiunto le dimensioni attuali. Tra gli spunti interessanti che il Parco offre ai visitatori, i più rappresentativi e scenografici sono senza dubbio: il Castello del Valentino, il Borgo e castello medievale, il Giardino Roccioso e la Fontana dei Mesi.

castello del valentino

Il Castello del Valentino non è mai stata una struttura di tipo difensivo, quanto piuttosto una grandiosa e imponente dimora nobiliare appartenente ai Savoia. Questo palazzo venne inizialmente acquistato il 2 gennaio 1564 da Emanuele Filiberto, che negli anni successivi lo fece ricostruire e migliorare, tanto che alla fine del XVI secolo, rappresentava già una residenza ricercata per feste e cerimonie, collocata in un contesto naturale di grande bellezza. Nel 1620 Maria Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo II ricevette quest’area così prestigiosa come dono di nozze e propose nuove costruzioni e modifiche (torri anteriori, gallerie di collegamento al corpo principale, frontone..…). Gli interni furono gestiti con attenzione e cura. “Nelle sale dai nomi fiabeschi (delle rose, dello zodiaco, dei gigli, di fiori…) si alternavano stucchi bianchi e dorati e bellissimi affreschi su pareti e soffitti” mentre la pavimentazione completata nel 1695 venne disegnata dal Lanfranchi. Purtroppo molti di questi arredi sono stati depredati durante la Rivoluzione Francese e di tanta magnificenza oggi ne resta molto meno. Coinvolta nelle varie esposizioni internazionali cittadine, oggi la residenza è sede della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
Dalla sponda opposta del Po è possibile cogliere la delicata suggestione del Borgo e del castello medievale, una deliziosa struttura che si distende sulla riva del fiume in tutto il suo splendore. Non a caso è oggetto di scatti fotografici in ogni periodo dell’anno! Costruito in occasione dell’Esposizione internazionale del 1884 è l’espressione di un complesso medievale sapientemente ricostruito con mura merlate, il castello protagonista della scena, il ponte levatoio e le botteghe artigiane, che ancora oggi testimoniano un fascino d’altri tempi. Ideato dall’eclettico artista Alfredo D’Andrade, già restauratore di castelli e abbazie, nonché grande conoscitore della storia medievale, fu realizzato dall’ingegner Riccardo Brayda e dal suo gruppo di esperti. Il borgo venne inaugurato il 27 aprile 1884 e divenne subito uno dei simboli cittadini. Oggi è una delle mete preferite di chiunque capiti in città ed è sede di manifestazioni ed eventi di vario genere, sempre interessanti e coinvolgenti.
La costruzione del Giardino Botanico risale, invece, al 1961 e fu “la principale sede espositiva della mostra floreale tenutasi in quell’anno a Torino”. In origine era un’area di 12.000mq adibita a giardino, provvisto di stradine lastricate, piccoli ruscelli con giochi d’acqua, terrazzi panoramici e habitat naturale di flora e fauna. Nel 1965 venne annesso il Roseto, con oltre 2000 esemplari, tanto che oggi il giardino roccioso, successivamente ampliato, ha una superficie di 44.000 mq ed è uno dei punti forti di questa zona del parco del Valentino. Nelle vicinanze non può mancare una citazione alla maestosa Fontana dei Dodici Mesi, realizzata da Carlo Ceppi per l’Esposizione Nazionale del 1898, in occasione del cinquantenario dello Statuto. Le statue che rappresentano, appunto, i dodici mesi dell’anno sono state realizzate da Edoardo Rubino, Cesare Biscarra e altri artisti locali che hanno reso quest’opera così grandiosa.
Informazioni pratiche: per accedere in auto, alla zona del “Valentino” così come è comunemente chiamata, puoi considerare i diversi parcheggi a pagamento presenti zona, oppure utilizzare i mezzi pubblici (il tram n.16 o il bus n.42, tra tanti) che fermano vicino al palazzo di Torino Esposizioni. Il Borgo medievale, inoltre, è una delle fermate previste dal circuito dei CitySightseeing (linea A) e lo puoi raggiungere anche con i battelli  sul Po (Valentino e Valentina) presenti con modalità diverse durante l’anno.

Cerchi un’esperienza nuova che ti lasci di Torino un ricordo indimenticabile? Questa può essere un’ottima alternativa ai classici tour cittadini e sono certa che non ti deluderà!