Tour a Roma: aneddoti e tradizioni dal Colosseo a Piazza Navona

La bellezza di Roma e il suo fascino indiscusso ne fanno da sempre una delle mete turistiche più ambite. Oggi ti accompagno in una piacevole passeggiata per il suo delizioso centro storico, alla scoperta di curiosità inerenti alcuni dei suoi “luoghi simbolo”, riconosciuti in tutto il mondo.
COLOSSEO. Il nome non deriva dalle dimensioni estese dell’edificio, come si potrebbe pensare, quanto dalla zona in cui è sorto, chiamata in tempi antichi, ad colossum, presso il colosso. “Il colosso era una statua di dimensioni gigantesche fatta costruire da Nerone per abbellire la Domus Aurea, i cui giardini coprivano l’intera area dove oggi sorge l’anfiteatro Flavio”. La statua raffigurava Nerone ed era alta 35 metri, dopo la sua morte venne modificata dall’imperatore Vespasiano, che la trasformò nel Dio Sole e poi decadde con l’Impero Romano. Qui venne costruito l’attuale Colosseo sempre ad opera di Vespasiano e di suo figlio Tito.
VIA DEL CORSO. E’ la via di comunicazione più frequentata del centro storico della città. La sua origine va fatta risalire al Carnevale di Roma che ha radici molto antiche. Diversi furono i riti popolari e religiosi che si svolgevano durante l’Impero e la loro evoluzione ci porta ben presto a ricordare la corsa dei barberi, una manifestazione seicentesca molto seguita, poiché evento principale del Carnevale. Era una gara di cavalli senza fantino che si estendeva da piazza del Popolo fino a Porta Venezia, tra ali di folla che assistevano all’evento. Per permettere agevolmente la corsa, papa Alessandro fece demolire l’Arco di Portogallo, un arco trionfale situato tra via del Corso e via della Vite, dove oggi resta una targa a ricordarlo. L’ultima corsa si tenne nel 1874 quando la manifestazione venne definitivamente abolita in seguito alla morte di un giovane travolto da un cavallo.

DSC_0983

PANTHEON. E’ uno degli edifici più visitati e meglio conservati. Dopo la caduta dell’Impero Romano venne trasformato nella chiesa cristiana di Santa Maria ad Martyres e qui la curiosità di tutti i visitatori si esprime nella necessità di trovare un campanile, che di solito si accompagna alla creazione di ogni luogo sacro. Inizialmente chiamata Santa Maria Rotunda, perché sorgeva nella Piazza della Rotonda, la chiesa subì alcune modificazioni da parte di Gian Lorenzo Bernini, protagonista indiscusso nel panorama artistico del tempo. L’architetto aggiunse 2 campanili sopra il frontone, per rendere la struttura più simile ad una chiesa, ma il risultato non fu quello sperato, tanto che questi vennero definiti “le orecchie dell’asino” in modo dispregiativo. Così vennero rimossi nel XIX secolo per rendere nuovamente al Pantheon il suo profilo originale.
FONTANA DI TREVI. Non c’è solo la leggenda della monetina da buttare, come simbolo di un ritorno del turista nella città eterna, ma se ne racconta un’altra più curiosa. Verso via della Stamperia, su quel lato della fontana, c’è la scultura di un grande vaso decorativo, ribattezzato dai romani “asso di coppe” poiché la sua forma ricorda l’asso paffuto delle carte napoletane. Il progettista della fontana, Nicola Salvi, venne spesso preso di mira con discussioni e critiche sul suo lavoro architettonico, da parte del barbiere da cui si serviva, che aveva la sua bottega lì davanti. Salvi fece collocare l’asso di coppe proprio di fronte al suo negozio, al civico 85, per togliergli la stupenda visuale dei marmi e degli zampilli d’acqua, così tanto cari, invece, a chi la visita ogni anno.
PIAZZA NAVONA. Ci si chiede subito se qui si svolgessero davvero le battaglie navali, curiosità lecita visto il nome. Esso, infatti, deriva dalla forma allungata che ricorda una grande nave. Tra il ‘600 e l’800 in agosto, veniva allagata, lasciando tracimare le fontane e trasformandola così in piscina, per la gioia di tutti, poiché creava un refrigerio inatteso. La superficie concava della piazza permetteva l’accumulo dell’acqua, che arrivava addirittura alle ginocchia. Oltre a questo, però, nulla, non si rilevano tracce di navi, se non di barchette come giocattolo. Le vere e proprie battaglie navali si svolgevano, invece, in tempi molto più remoti nella zona del Colosseo e di altri stadi cittadini.
La nostra passeggiata è finita, con qualche sorriso e curiosità in più!