Una passeggiata a Montmartre, la collina di Parigi

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Tra le tante curiosità e i segreti che Parigi sa regalare, la storia di Montmartre raccontata attraverso i suoi simboli più rappresentativi e così diversi tra loro, è qualcosa di assolutamente suggestivo e unico. La Basilica del Sacro Cuore  è uno dei punti di attrazione più significativi, che si riconosce subito, con il suo essere imponente e maestoso, ammirabile da diverse prospettive della città. Ideata secondo il progetto dell’architetto Paul Abadie, il suo profilo in stile romanico-bizantino, si avvicina molto a quello di San Marco a Venezia e a Santa Sofia a Istanbul. Il permesso dell’Assemblea nazionale, del 1873, arrivò dopo una serie di avvenimenti politici e il 16 giugno 1875 si iniziò la sua costruzione sulla collina (butte) di Montmartre, un luogo altamente significativo, visibilissimo da tutti. Fu un’opera grandiosa che vide il proseguimento dei lavori per più di 40 anni. Nel 1914 tutto sembra pronto per la sua consacrazione, ma non si era tenuto conto dello scoppio della prima guerra mondiale che portò ad allungare i tempi. In seguito divenne il rifugio di cittadini e fedeli che trovarono qui conforto durante i momenti più difficili della città e del Paese, come l’invasione tedesca nel 1940 e la guerra d’Algeria. Venne bombardata nel 1944 e nel 1974 subì un attentato, mentre nel 2009 venne occupata dai sans-papiers, immigrati irregolari di cui si parlò moltissimo in tempi recenti. E’ ancora oggi il luogo religioso più ricercato da chi si reca a Parigi e pare che ogni anno venga visitato da oltre 10 milioni di persone. Sono 237 i gradini per salire alla basilica da cui si gode la vista su uno dei panorami più spettacolari di Parigi. L’intero edificio architettonico è in pietra di Chateau-Landon, “molto resistente e che ha la caratteristica di sbiancarsi col tempo a contatto con l’acqua. E’ la stessa utilizzata per l’Arco di Trionfo”.

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Le 5 cupole sono state realizzate secondo una forma ovoidale per dare maggiore slancio verticale alla costruzione. Se l’esterno è magnifico, l’interno, a croce greca, non è da meno. Colpisce, soprattutto, l’attenzione il mosaico del coro, di Olivier Merson, rappresentante Cristo in gloria circondato dai santi, che è uno dei più grandi del mondo (475 mq). Il Sacro Cuore è uno dei volti di questo quartiere così coinvolgente e controverso. L’anima spirituale di Parigi si rivela tra bellezza e arte, ma qui Montmartre non si esaurisce affatto. Intanto l’origine del suo nome la si deve forse proprio ai tempi degli antichi Romani e al tempio innalzato sulla collina e dedicato a Marte, anche se molti sostengono, invece, che si riferisca al Mons Martyrium cristiano, perché qui venne decapitato Saint Denis (metà del III secolo) primo vescovo di Parigi. Si decise così di costruire un’abbazia benedettina, consacrata nel 1147, circondata da diversi ettari di terreno, che col tempo vennero venduti e trasformati in vigne. Da qui nasce la tradizione che lega Montmartre al vino (il famoso vigneto di Clos Montmartre del 1929),alle serate passate tra balli e spettacoli, ai piaceri più diffusi che dal 1789 portarono all’apertura di ben 25 cabaret. Montmartre da piccolo villaggio, venne poi annessa a Parigi. Ma questo è il volto di una butte diversa, di un mondo che non ha nulla di spirituale e mistico. Si attraversa il ponte di rue Caulaincourt, lasciando Place de Clichy e ci si trova in un contesto di vicoli e stradine che offre la possibilità di vivere esperienze diverse. Il boulevard Barbes, conosciuto come il suq nordafricano, la place des Abbesses diventata famosa con il film “Il favoloso mondo di Amelie” con boutique, gallerie d’arte, bar e ristorantini caratteristici. Raffinatezza e stile si ritrovano lungo rue Lepic, dall’altra parte della collina, percorrendo una delle strade più suggestive architettonicamente parlando, come avenue Junot. Ma il cuore pulsante di Montmartre rimane place du Tertre, uno dei luoghi più affollati e pittoreschi di tutta Parigi. Artisti, pittori, scrittori, musicisti, sognatori, il mondo bohemien è riunito qui per regalarti la sua anima contraddittoria e splendida.