Valle d’Aosta: il castello di Fenis e il castello di Sarre
La mia passione per i castelli te la racconto iniziando da questi che sono due tra i più rappresentativi della Valle d’Aosta, una delle regioni italiane che meglio soddisfa questo mio interesse. Questa è la presentazione del Castello di Fenis e del Castello di Sarre.
CASTELLO DI FENIS
Procedendo dal Piemonte lungo il corso della Dora in direzione di Aosta questo castello è appartenuto alla famosa famiglia di Challant che qui vi abitò fino al Settecento.
Nel 1895 venne acquistato dall’architetto Alfredo d’Andrade , fu restaurato e ceduto allo Stato, dove subì altre trasformazioni nella prima metà del 1900.
Il castello è posizionato sopra un piccolo colle che domina il centro abitato: scorgerlo dalla strada è davvero molto suggestivo! E’ la tipica costruzione medievale che all’esterno si presenta con torri e mura disposte su una pianta pentagonale, frutto di un’antica tradizione architettonica feudale. E’ evidente una triplice cinta fortificata a testimonianza del ruolo difensivo sabaudo che un tempo ricopriva. Nel cortile interno merita attenzione un imponente scalone, dominato dall’affresco di San Giorgio che porta ad una galleria deliziosamente decorata, mentre da notare sono le balconate che regalano alla struttura un certo fascino. L’interno si apre con le sale di abitazione dei nobili (sala d’armi, cucina, sala da pranzo..) e al primo piano, invece sono presenti le camere dei conti e la cappella affrescata da Giacomo Jaqueiro con dipinti di grande pregio: la Madonna della Misericordia e l’Arcangelo Gabriele, giusto per citarne alcuni tra quelli presenti.
Dopo i restauri del 1936 oggi il castello è sede del MAV – Museo dell’Arredamento Valdostano e conserva oggetti e mobili del XV-XVII secolo.
Un comodo parcheggio per auto e bus e un’area attrezzata per camper sono previsti a circa 15 minuti a piedi dall’entrata del castello (l’ingresso principale è dalla torre quadrata). Per consultare i giorni di apertura, gli orari e il costo del biglietto, ti rimando al sito ufficiale dove potrai anche trovare numerose altre iniziative per organizzare al meglio la tua visita.
CASTELLO DI SARRE
Lungo la strada che porta a Cogne, in località Lalex, sorge il maestoso castello di Sarre.
Si pensa che la sua origine possa risalire al XII secolo, mentre solo nella prima metà del XIII secolo compariranno i primi documenti. Dopo vari cambi di proprietà dal 1242 con il conte di Savoia Amedeo IV, passando per i signori di Sarre e il barone Ferrod, il castello venne acquistato dopo molte vicissitudini da Vittorio Emanuele II nel 1860 e divenne una delle sue dimore più interessanti, quella che meglio poteva rappresentare la sua passione per la caccia allo stambecco in questa immensa valle.
Il Castello Reale di Sarre assunse così un grande significato perché divenne ben presto il quartier generale utilizzato dal re per la sue spedizioni nelle vicine valli di Cogne, di Rhemes e di Valsavaranche. Fu l’architetto Matteo Cerrato a modificare in parte la struttura dell’edificio per renderla più confortevole alle esigenze del re: venne così sopraelevata una torre e costruita una nuova scuderia. Anche l’interno venne interamente riprogettato e pianificato dal conservatore del Reale palazzo di Milano che ebbe il compito di ammobiliarlo con arredi reali di grande valore. Il successore Umberto I continuò l’interesse per questo castello alpino, mentre la regina Margherita vi soggiornò solo 1 mese preferendovi altre località valdostane, come per esempio il Castel Savoia a Gressoney che si fece appositamente costruire tra il 1899 e il 1904. Il castello venne restaurato più volte e adattato alle esigenze dei signori del tempo. Intorno agli anni Trenta divenne la residenza estiva di Maria Josè che, appassionata di alpinismo, trascorse qui lunghi periodi tra il 1936 e il 1942. Nel 1946, infine, Umberto II si congedò dall’Italia con il titolo di conte di Sarre e dal 1989 è di proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Forse il primo impatto estetico non è quello del classico castello medievale con torri e merletti a cui solitamente facciamo riferimento, per cui può non essere considerato così “bello” come immaginiamo, in realtà è nel suo complesso una piccola e indiscussa meraviglia. All’interno si scorge subito il motivo trascinante del suo ruolo: l’attività venatoria. E’, quindi, un susseguirsi di sale di caccia che spiegano le modalità e le tecniche principali del tempo, mentre nella galleria d’accoglienza (piano terreno) sono esposti ritratti in pittura e scultura che ripercorrono la dinastia dei Savoia, dal duca Emanuele Filiberto al re Vittorio Emanuele II. La visita del primo piano è decisamente interessante. Qui ci sono la sala reale, la camera del re e della regina e soprattutto il meraviglioso salone dei trofei dell’architetto Achille Majononi e la straordinaria galleria dei trofei, decorata da ben 3612 corna di stambecchi! Tra gli arredi ancora esistenti spicca, infine, un antichissimo tricolore del 1864. Oggi il castello è un museo,accoglie un’importante collezione iconografica e una ricca antologia della migliore produzione artistica italiana nel periodo tra Ottocento e Novecento. Gli ambienti sono decorati in modo fastoso e arricchiti di mobili, dipinti, stampe, oggetti e sculture di grande pregio. Proprio davanti al castello c’è un parcheggio che consente di sostare gratuitamente per tutta la durata della visita. Dopo aver soddisfatto il gusto per la cultura, la storia e la tradizione antica che il fascino dei castelli portano sempre con sé, non poteva mancare un piccolo suggerimento gastronomico. Proprio a Sarre, sulla Strada Statale 26 a 150mt dal casello autostradale di Aosta Ovest c’è la Trattoria di Campagna una piacevolissima scoperta in fatto di ristorazione. Comodo parcheggio esterno, locale semplice, luminoso, arredato con gusto e molto caratteristico. Deliziosi i piatti proposti in stile con la cucina valdostana con polenta, formaggi e funghi a seconda della stagione. Ottimi i vini locali offerti e adeguato il rapporto qualità-prezzo. Consigliato a tutti, come tappa gustosissima da non lasciarsi scappare!