Verona: Maria Callas. The Exhibition
Maria Anna Sofia Cecilia Kalogheropoulos nacque a New York da genitori greci il 2 dicembre 1923. E’ considerata la più celebre “soprano drammatico d’agilità” al mondo, secondo una definizione che esaltava il suo timbro insolito e la sua straordinaria estensione vocale. Il grande maestro Riccardo Muti la ricorda cosi: “era quasi una persona immortale incarnata nell’arte lirica, è stata per il canto quello che Toscanini è stato per la direzione d’orchestra“. Il suo talento sbocciò in tenera età e nonostante un vita difficile, delicatamente raccontata in una delle biografie più interessanti scritta da Alfonso Signorini “Troppo fiera, troppo fragile”, quest’artista meravigliosa riuscì ad assaporare desideri, follie, malinconie e gioie senza limiti. “Non sono un angelo e non pretendo di esserlo. Non è uno dei miei ruoli. Ma non sono nemmeno il diavolo. Sono una donna e una seria artista e gradirei essere giudicata per quello”. Una “casta diva” senza tempo, dotata di una tecnica incredibile, le cui vicende artistiche e professionali si snodarono durante tutto il corso della sua esistenza, anticipando poi un declino che iniziò intorno al 1957. Nel 1974 si esibì nel suo ultimo tour mondiale, poi si trasferì a Parigi dove morì nel 1977, il 16 settembre, per arresto cardiaco e le conseguenze di alcune patologie già presenti.
Oggi Verona ricorda “La Divina”, i suoi trionfi, le sue delusioni, la sua appassionata esistenza fatta di lirica e di amore, in una mostra “Maria Callas. The Exhibition” che suscita un interesse palpabile, a livello internazionale. “Non ho bisogno dei soldi. Lavoro per l’arte”. Curata da Massimiliano Capella, l’esposizione è nata con l’intento di celebrare il 40° anniversario della sua morte e il 70° anniversario del suo debutto internazionale, avvenuto il 2 agosto 1947, proprio all’Arena di Verona con “La Gioconda” di Ponchielli . Nelle sale di Palazzo Forti, sede di AMO Arena Museo Opera di Verona, la vita della diva è racchiusa negli oggetti che meglio la rappresentano: vestiti e gioielli, spartiti e documenti, filmati, lettere e fotografie, che ne ricostruiscono il mito rendendolo eterno. Interessanti sono le visite guidate per adulti e bambini, organizzate e proposte per meglio far conoscere questo personaggio dal fascino inesauribile. “Maria Callas. Una leggenda dei nostri tempi” consentirà di “esplorare i tanti ambiti culturali differenti che la videro protagonista (fotografia, arte, letteratura, moda, cinema, teatro) e approfondire il suo stretto legame con la città di Verona”. “Sei un mito Maria”, “Dalla Grecia alla Callas” e “Maria Callas. Una leggenda dei nostri tempi” sono quelle dedicate ai più piccoli, che aiuteranno bambini e ragazzi ad avvicinarsi alla vita del famoso soprano e a comprenderne la gloria. “Artisti si nasce. E si rimane artisti, anche quando la voce è non è proprio una meraviglia”. La sua voce e la sua essenza è racchiusa qui, nella città degli innamorati, fino al prossimo 18 settembre, in un evento imperdibile, non solo per gli amanti della lirica, ma dell’arte e della cultura in generale.