Viaggio a Marrakech: tempo libero e curiosità

cous cous

Dopo la Medina, Marrakech offre altri interessanti spunti per un soggiorno.

  1. Aree verdi e Città Nuova

Poco fuori dalla città, in direzione dell’aeroporto, ecco i Giardini Menara, un meraviglioso ingegneria medievale, che attiva un sistema di irrigazione piuttosto complesso. Qui vivono varie specie di pesci e intorno si estendono alberi da frutto e olivi. Questi giardini sono stati progettati nel XII secolo e verso la fine del 1800 venne eretto un padiglione da pic-nic con il tetto piastrellato. Il panorama proprio davanti ai monti dell’Atlante, merita una sosta, purchè in orario non turistico (verso il tramonto), per evitare i numerosi gruppi in visita.

A ovest dei bastioni sorge invece la Città nuova con i quartieri di Gueliz e Hivernage, una piccola area residenziale che ospita tra l’altro numerosi alberghi internazionali, il Teatro dell’Opera, il Palazzo dei Congressi e soprattutto un meraviglioso viale alberato, la famosissima Avenue Mohammed V, che è il fulcro della città più moderna e frenetica, con uffici, banche, ristoranti, negozi e attività di ogni tipo.

2. Cucina

La cucina locale è ricca di sapori, speziata, ma non eccessivamente piccante: una vera delizia!. Conosciutissimo è il cous cous, piatto tipico fatto con grani di semola cotti a vapore che si accompagnano a carni in umido, pesce o verdure. Saporitissimo è il tajine, uno stufato di carne o pesce con verdura e frutta (prugne, fichi, frutta secca..) presentato in diverse varianti. Il nome tajine deriva dall’originalissimo contenitore di terracotta con il curioso coperchio a forma di cono che viene messo sul fuoco molto basso per “stufare” la carne. Tali recipienti di varie dimensioni e colori sono tra i souvenir più richiesti! Si beve tradizionalmente tè alla menta: ogni ora è quella giusta per gustarlo caldissimo, versato in bicchierini di vetro.

8. Farmacia/Erboristeria

L’olio di argan è sicuramente il prodotto più ricercato in città. Ne esistono di 2 tipi: uno conosciutissimo per le proprietà emollienti quindi usato in ambito cosmetico e l’altro impiegato in cucina, meglio crudo, per beneficiare delle sue proprietà (ottimo per condire zuppe, insalate tipiche o aggiungerlo al cous cous ed altri piatti). E’ vero che nelle varie botteghe di souvenir è abbastanza facile trovarlo in diverse confezioni regalo, ma ritengo che acquistarlo in una specifica erboristeria o “farmacia berbera” così come vengono chiamate, sia senza dubbio di maggiore purezza e qualità. Ti consiglio una sosta all’Epice, Avenzoar!.

9. Il fascino dei riad

Il riad era anticamente la lussuosa dimora dell’aristocrazia di corte, oggi ristrutturata e trasformata in albergo di lusso. Oltre il portone di ingresso si apre un mondo dal fascino esclusivo. Relax e privacy sono qui un denominatore comune per godere pienamente dell’accoglienza marocchina, considerando, in ogni caso, un rapporto qualità/prezzo di livello superiore agli standard locali. Gli indirizzi più famosi?

  • La Mamounia, ex residenza imperiale del XVIII secolo, divenuta hotel di charme nel 1929, che Churchill descrisse come “il luogo più incantevole del mondo intero”. Anche qui architettura arabo-andalusa e lusso estremo: 8 ettari di parco, 136 camere, 71 suite, spa di 2500mq, ristoranti di classe.
  • Riad Enija proprio nelle vicinanze di piazza Djemaa el-Fna è un luogo dal fascino esclusivo, grazie alla gestione di una coppia di architetti svedesi e della loro figlia Enjia. Una quindicina tra camere e suite con arredamenti di gran pregio che uniscono il design europeo al fascino berbero. ,. Un’oasi di benessere e di comfort a pochi passi dalle attività coloratissime del centro.

Un tour a parte meritano le oasi, ma di queste te ne parlerò più avanti.