Viaggio in Ucraina: alla scoperta di Odessa

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Uno dei ricordi più affascinanti e suggestivi che ho impresso nella mente è stato un viaggio che mi ha portato a conoscere l’Ucraina. Curiosa come sempre, prima di iniziarne la conoscenza diretta mi sono documentata su alcune guide per cogliere gli aspetti più interessanti dei posti che poi avrei visitato.
Intanto il nome “Ucraina” ha un significato molto preciso e significa “terra di confine”: è un territorio che appartiene all’Eurasia, si snoda infatti tra la zona più a est dell’Europa (Romania, Polonia, Unione Sovietica..), il Mar Nero, fino all’ingresso dell’Asia centrale.
Il periodo migliore per visitarla è sicuramente quello della stagione intermedia, in quanto gli inverni sono lunghi e gelatissimi, mentre le estati (luglio-agosto) sono spesso molto calde, intervallate dadiversi temporali. Il mio itinerario comprendeva soprattutto la parte meridionale, quella affacciata sul Mar Nero e in particolare le città di Odessa, Yalta e Sebastopoli. L’evento sportivo del 2012, gli Europei di calcio, ha contribuito a rilanciare questo Paese fino ad allora piuttosto sconosciuto, tanto che proprio questo è stata la spinta ideale per far sì che l’Ucraina iniziasse ad aprirsi alla modernità e quindi al turismo.
Nonostante l’impegno e la voglia di scambi e conoscenze, l’approccio con la gente resta piuttosto difficoltoso. Nelle comunicazioni più semplici quasi nessuno parla l’inglese e se lo fa è in modo piuttosto stentato e per quanto riguarda il commercio (lo shopping), l’euro non è ben accetto se non in rarissimi contesti, per cui occorre cambiare nella moneta locale, Grvinia ucraina (uah). Non mancano recenti tensioni, che ne hanno offuscato solo in parte, quella luce e quella bellezza che qui sono riuscita a cogliere.

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Storicamente parlando l’Ucraina meridionale deve moltissimo al personaggio famoso di Caterina la Grande, imperatrice russa che acquisì questo territorio, comprendente soprattutto la penisola di Crimea, alla fine del XVIII secolo e a cui è dedicata una bellissima statua proprio nel centro della città. Ben presto, molti furono coloro che si spinsero fino a qui per popolare questa costa ancora così selvaggia eppure così richiesta per il suo clima stupendamente salubre. Uno di questi era particolarmente vicino alla figura della sovrana, il suo nome era l’eroe Grygory Potemkin, che divenne uno degli artefici della nascita della città di Odessa. Nel 1819 divenne un porto franco. Molti illustri governatori come il principe Potemkin e il duca di Richelieu realizzarono una città dall’economia aperta, valorizzandone il livello culturale. In breve tempo questa divenne la terza città dell’Impero Russo dopo Mosca e San Pietroburgo, tanto che proprio il duca di Richelieu, a cui è dedicata una famosa statua, la definì “la perla migliore della corona russa”.
Il centro storico di Odessa è ben delineato e termina praticamente affacciandosi sul porto antico della città ritenuto il più importante del Mar Nero. Puoi muoverti comodamente a piedi tra boulevard e palazzi “alla francese”, negozietti e giardini. Per un tour completo ed economico, proprio dal porto partono simpatici trenini, che con pochi euro ti portano a visitare alcuni dei monumenti più rappresentativi.
Cosa vedere. Primorsky Boulevard è sicuramente il viale alberato più conosciuto della città, con lampioni in ferro battuto, deliziose panchine e costeggiato da edifici architettonicamente meravigliosi e ben tenuti. Passeggiando verso la zona occidentale puoi incontrare Palazzo Vorontsov costruito nel 1826 in stile classico, residenza del conte che da lui prese il nome e che divenne il terzo governatore della città. Bellissimo il colonnato situato sul retro che offre una veduta panoramica della città proprio sul porto. Sul lato opposto, invece, nella parte orientale del viale, è visibile il Municipio, riconoscibile per le colonne bianche e rosa che lo caratterizzano e la statua di Pushkin, il grande poeta russo, ricordato come “cittadino di Odessa”. La Scalinata Potemkin è uno dei simboli più conosciuti nel mondo, in quanto location di uno dei film più famosi nella storia del cinema (La corazzata Potemkin). Venne progettata dall’architetto italiano Francesco Boffo e conta 192 scalini. L’effetto ottico che si prova alla sommità è decisamente incredibile: i gradini inferiori, infatti, sono più larghi di quelli posti in cima per cui guardando dall’alto si vedono solo dei tratti orizzontali e non gli scalini che la compongono. Se non ti affascina l’idea di farla a piedi, accanto alla costruzione è aperta tutti i giorni una funicolare gratuita! Qui vicino, proprio di fronte ad un bellissimo panorama, si trova la statua del duca di Richelieu. La strada più commerciale di Odessa è Vulytsya Derybasivska, luogo ideale per perdersi tra boutique, ristoranti e caffè di ogni tipo.

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Molto carino è il Giardino pubblico, una piccola oasi di verde, gradita e frequentata soprattutto in estate. Curiosa e insolita è la presenza della “dodicesima sedia”, una scultura in bronzo che ha attratto anche la mia attenzione!Si tratta proprio di una vera e propria sedia, fotografata da tutti, che ricorda la figura misteriosa e protagonista di un romanzo satirico di Ilya Ilf e Yevgeni Petrov, intitolato “Le dodici sedie”, ambientato ad Odessa e dalla trama piuttosto singolare. Dall’altra parte della strada si trova il Passazh, una galleria con copertura in vetro che presenta un’architettura in stile neorinascimentale. Un piccolo capolavoro d’arte con festoni e particolari scultorei di grande effetto! Imperdibile è la Cattedrale della Trasfigurazione (Cattedrale Preobrazhensky) la più imponente e maestosa della città., che si affaccia sulla verdeggiante piazza Soborna. Ma Odessa è anche un città d’arte e musei. Il Museo di Arte Occidentale e Orientale, ospitato in un palazzo del XIX sec, è senza dubbio uno dei più famosi e visitati. A seguire ecco il Museo Pushkin, realizzato nella casa abitata dal poeta durante il suo soggiorno ad Odessa e il Museo delle Belle Arti di Odessa, che raccoglie una collezione molto interessante di arte russa e ucraina. Da non perdere, infine, il Teatro dell’Opera e del Balletto altro simbolo della città. Per gli amani dei souvenir non mancano negozi e bancarelle dove poterli acquistare. Dagli oggetti della flotta marittima, a quelli in legno, dai tessuti ai ricami più esclusivi, dai libri (rigorosamente in lingua russa) alle famose matrioske, dai quadri alle specialità gastronomiche della zona (miele, liquori, caviale..). Il ricordo più significativo e cordiale ricevuto dalla gente di Odessa, è stato il gesto di offrirmi un dolce tipico dal nome impronunciabile, durante una passeggiata al mercato. Si trattava di un pane dolce condito in modi diversi: al cioccolato, alla crema, alla frutta, alle noci…Veniva venduto in ceste di vimini e diviso a seconda del tipo e del formato. Visto che si fermavano tutti, ho seguito anch’io la gente che era in coda e ho fatto bene! Mai gustata una delizia del genere che ho scoperto essere venduta in uno dei panifici più famosi della città. Stupore e meraviglia ha invece suscitato la visita presso un insolito atelier,  che propone spettacolari esemplari di farfalle vive!
Odessa è una città in continuo fermento, sicuramente non ha ancora raggiunto quegli standard di accoglienza e di comodità tipiche delle capitali europee che ben conosciamo, però questo suo non essere ancora uniformata ai canoni turistici di altre città più famose, la rende attualmente più interessante e tutta da vivere.