Egitto e Piramidi: le ultime scoperte e i tour magici

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Il 2016, iniziato da poco, sarà l’anno che vedrà il proseguire di ulteriori studi ad opera di Scan Pyramids, attraverso cui si potranno avere ulteriori testimonianze aggiornate e dirette sull’origine delle Piramidi  e sulle antiche tradizioni di questo popolo. In particolare questi approfondimenti saranno orientati a cogliere la prospettiva geometrica della localizzazione di questi monumenti funebri e la disposizione allineata di stanze e di cunicoli finora rimaste sconosciute. La famosissima necropoli di Giza è di una meraviglia incredibile e ritornarci anche solo con il pensiero, mi suscita un’emozione immensa. “A Giza abbiamo riscontrato un allineamento delle tre piramidi principali, verso l’antica Eliopoli, città sacra del culto solare” e durante il solstizio d’estate, al tramonto, il Sole si colloca proprio in mezzo alle piramidi più grandi, quella di Cheope e di Chefren. Tutto ciò segue un progetto ben preciso, secondo le affermazioni di Giulio Magli, archeoastronomo e docente all’Università di Milano: “mostrare una ierofania, cioè una manifestazione del divino: il dio solare che tramonta fra le due piramidi rende sacro il paesaggio” e questa ipotesi sarebbe confermata da un geroglifico, l’Akhet,”rappresentato dal disco solare in mezzo a due colline stilizzate, con il significato di orizzonte”. Restando sul luogo, c’è da notare che sarà la piramide di Cheope quella maggiormente da scoprire. Oltre alla cavità rivolta verso est a livello del basamento, sembra che vi siano altre stanze nascoste nella parte superiore, che devono essere ancora indagate. Oggi è più chiaro conoscere il perché gli Egizi abbiamo costruito tombe a forma di piramide. “La piramide rappresenta la collina emersa dal caos liquido da cui, secondo la mitologia egizia, partì la creazione. Questi monumenti erano considerati le scale per raggiungere il cielo” ha spiegato Federico Contardi, egittologo dell’Università di Montpellier(Francia). Anticamente i faraoni venivano sepolti sotto piattaforme rettangolari, successivamente a queste se ne sovrapposero altre più piccole fino ad arrivare alla forma che conosciamo.

Il prototipo per eccellenza è quello della piramide a gradoni di Saqqara, vicino a Il Cairo, dedicata al faraone Djoser e costruita cento anni prima di quella di Cheope (XXVII sec a.C). Sempre per quanto riguarda la famosa piramide di Cheope, sembra che questa non fosse “solo un monumento di 7 milioni di tonnellate fatto per ospitare il sarcofago di un faraone, ma soprattutto un gigantesco congegno magico per garantirgli l’immortalità. E le vie per raggiungere il cielo erano 4 stretti condotti. Le anime principali del faraone erano almeno due. Una partiva dalla camera dei re, l’altra (il Ka) da quella “della regina”. Ciascuna delle due anime aveva due poli celesti da raggiungere: il faraone (col suo Ka) doveva acquisire l’immortalità tra le stelle imperiture, ma anche recarsi nella cintura di Orione per identificarsi con Osiride e risorgere come Sirio”. Il tutto è simbolizzato nei “Testi delle Piramidi” : “Tu, o re, sei quella stella compagna di Orione (Sirio) che naviga nell’oltretomba con Osiride”. Non è stato difficile lasciarmi catturare dal fascino dell’Egitto, vivendo in una città come Torino, la più “magica” di Italia. Una una leggenda intrigante narra, infatti, che Torino sia stata fondata da Eridano, principe egizio in esilio, che finirà poi annegato nelle acque del fiume Po. Dalla metà dell’Ottocento in poi studiosi ed archeologi piemontesi partirono alla volta dell’antico Egitto, dando il via a campagne archeologiche di scavo senza precedenti per i tempi e posero le basi di quel Museo unico e secondo al mondo, che è il Museo Egizio di Torino. Il tour “Torino, l’Egitto e la magia” è un itinerario nel cuore di una civiltà, in cui la magia permeava ogni atto della vita quotidiana. Dagli ushabti, le statuette indispensabili nel corredo funebre, alle formule magiche del Libro dei Morti, che avrebbero permesso di tornare alla vita, dalle mummie fino allo Statuario, in cui giganteggiano statue splendide e regali: dalla dea Sekmet, la terribile leonessa protettrice del Faraone di guerra, sino alle enigmatiche sfingi per terminare sotto lo sguardo vibrante dei grandi faraoni Ramses e Tutmosi. Questo viaggio nel tempo ti permetterà di approfondire la conoscenza dell’antico Egitto e di coglierne le affinità con Torino, la sua magia e la sua bellezza, perchè la scoperta non conosce confini.