Labirinto della Masone: Bamboorush e altri eventi

Da quando ti ho presentato il Labirinto della Masone, questo suggestivo percorso naturale, che sta riscuotendo sempre un incredibile successo di pubblico, sono rimasta affascinata dalla pianta del bamboo e dalla sue particolarissime proprietà di duttilità e sostenibilità. Appartenente alla famiglia delle graminacee, del bambù ne esistono addirittura 1400 specie differenti per forme e colori. E’ originario delle regione tropicali e si trova facilmente in Africa, Sud America, Giappone e Sud Est Asiatico, anche se la sua coltivazione si presta bene a climi temperati, proprio come quello italiano. Il bambù cresce rapidamente, assorbe anidride carbonica ed è noto per le sue qualità di resistenza anche e soprattutto di compressione. Per questo il suo uso in geometrie o architetture risulta sempre più frequente dal punto di vista della progettualità. Così non mi è sembrato troppo insolito il concorso indetto dal complesso della Masone dal titolo Bamboorush. L’idea di progettare un oggetto di design sfruttando il bambù e le sue proprietà è sicuramente innovativa. Case, scuola, uffici, ospedali ma anche spazi pubblici di vario genere possono beneficiare, nei loro arredamenti, di elementi dalle geometrie moderne e dall’impiego poliedrico. Il Concorso internazionale  per la progettazione e la realizzazione di un oggetto di design in bambù è aperto a studenti o professonisti, che si interessino di arti grafiche e…chissà con quali splendidi risultati. Ma le novità per questo periodo, non sono finite! Il prossimo 31 ottobre in occasione della tanta attesa Festa di Halloween, il Labirinto propone una serata esclusiva ad alto tasso di coinvolgimento adrenalinico: Danse Macabre  . Una notte di musica e danze: si ballerà tra note di mistero, insieme a scheletri, rumori di ossa e l’esibizione artistica dei musicisti della Fondazione Arturo Toscanini. Seguirà un progetto audio-video di musica elettronica , che vedrà la collaborazione di Optogram e Karmachina. Il sabba proseguirà fino al sorgere del sole e sarà un’esperienza indimenticabile.

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Infine,una parentesi artistico-culturale. Inaugurata lo scorso 1 ottobre resterà a disposizione del pubblico fino al 14 gennaio 2018, la mostra “Daidalos” di Javier Marin, affascinante artista messicano che propone alcune delle sue sculture più interessanti e suggestive. Opere in bronzo e terracotta, dense di espressività e alto valore tecnico.”Dedalo”, modello stilistico per eccellenza, incarna l’uomo e la sete di ricerca che Marin pone in ogni suo lavoro, degno artista della scuola messicana,  condivisa da altri personaggi illustri. Ciò che egli ci mostra dietro ogni materiale lavorato con cura e stile, è un vero e proprio progetto, che si sposa con l’arte barocca messicana e che esplode in tutta la sua sensualità e passione, attraverso forme dinamiche dalla plasticità tangibile. La Cabeza Roja, esposta nella corte centrale della struttura, resta senza dubbio il suo pezzo forte, una fiera testa femminile, metafora del senso della vita e della sinuosità del corpo umano.

C’è un autunno nuovo al Labirinto, tutto da scoprire!