Odofobia: la paura di viaggiare si può superare cosi

La stagione che ci aspetta è per tradizione quella che maggiormente alimenta il nostro desiderio di muoverci e soprattutto di viaggiare. Noi viaggiatori  lo sappiamo bene, ma non sempre è così per tutti.

Infatti questa sensazione di libertà, di piacere, di svago e di scoperta, può essere vissuta da molti come una dimensione di profondo disagio. Il termine “odofobia” deriva dal greco òdo (strada) e phobos (paura) e indica una condizione di ansia e di paura di viaggiare. Sembra che persino Freud, il padre della psicoanalisi, ne soffrisse. “Reiseangst” (= paura del viaggio) la definiva così nei suoi scritti e oggi, invece, viene solitamente classificata come un disturbo di ansia generalizzata (GAD).

Tra le cause più evidenti si distinguono:

  • una esperienza negativa legata al passato che è rimasta impressa nella memoria e si manifesta di fronte ad un viaggio con una grande intensità, tale da paralizzare il soggetto;
  • panico “indotto” che può essere nato in seguito ad eventi catastrofici che hanno condizionato nel tempo la nostra vita, al punto da farci pensare che solo nella nostra “casa” noi siamo realmente al sicuro;
  • ansia latente in cui proiettiamo sull’esperienza del viaggio, in modo inconsapevole, quella sensazione di fragilità che proviamo e che in realtà è legata alla nostra vita personale passata.

L’ Odofobia può essere affrontata attraverso l’applicazione di alcune strategie:

  • Iniziare con viaggi brevi, avendo magari cura di sceglierli con attenzione, magari viaggiando con qualcuno a noi caro, per comprendere che il viaggio è anche una forma di incontro, così da imparare gradualmente a vincere la paura e a diventare un viaggiatore felice
  • Pianificare il viaggio in tutti i suoi dettagli per avere su di esso maggiore controllo, ricordandosi sempre, però, che l’imprevisto sarà inevitabile e potrebbe rappresentare proprio il valore aggiunto di ogni esperienza
  • Mangiare e bere cibi sani che allontanino la sensazione di eccitamento e dormire a sufficienza per essere sempre pronti a partire in condizioni ottimali
  • Aiutarsi con tecniche rilassamento e se proprio da solo non ne siamo in grado, rivolgersi a uno specialista in psicoterapie cognitive-comportamentali che possono risultare davvero utili.

 Il viaggio o la vacanza perfetta esistono davvero. Prova, per credere!